Politica
Salvini: "Con Trump non saremmo in guerra. Ambasciatore russo? Lo rivedrò"



Il leader del Carroccio: "Il piano di Di Maio per la pace io non l'ho mai visto e nemmeno nessuno dei miei ministri. Ma comunque è durato un quarto d'ora"
Salvini su armi all'Ucraina: "Occhio, tornano indietro con gli interessi"
Matteo Salvini non ha nessuna intenzione di interrompere i suoi rapporti con l'ambasciata russa. Il leader della Lega rilancia la sua missione di pace a Mosca. "Io sto continuando con i miei contatti. Leggo - dice Salvini a "Diritto e rovescio" su Rete 4 - che i servizi segreti mi 'curavano' (sorvegliavano, ndr), ma io lo dico dove vado. Gli uomini dell'intelligence italiana hanno altro da fare che vedere se Salvini va a cena dall'ambasciatore russo, cosa che ho fatto e rifarò se serve. Il piano di pace di Luigi Di Maio "io non l'ho visto, nessuno dei ministri della Lega lo ha visto. L'ho letto sui giornali ma è durato un quarto d'ora poi è stato cestinato".
"Se, invece di Biden, ci fosse Trump - prosegue Salvini - non penso che saremmo arrivati in questa situazione. Quando vincono i Repubblicani viviamo anni di pace, quando vincono i democratici partono le bombe. Io porterò il governo intero a parlare di pace. Il capo dell'Interpol ha detto una cosa preoccupante e importante ovvero che le armi inviate in Ucraina finiranno nelle mani delle organizzazioni criminali. Quando sento la gente in Parlamento 'Mandiamo armi', io dico 'Occhio che quelle armi ti tornano indietro con gli interessi".