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Bombardieri: "650 milioni dal governo sulla sicurezza sul lavoro? Non sono sufficienti, si può fare molto di più"

Primo Maggio, il segretario generale della Uil ad Affaritaliani.it

Di Alberto Maggi

"Prematuro parlare di sciopero. Prima andiamo al confronto con il governo previsto per giovedì 8 maggio"


"No, non sono sufficienti perché dall'Inail potevano essere presi fino a 1,5 miliardi di euro, questa è la disponibilità effettiva". Con queste parole Pierpaolo Bombardieri, segretario generale della Uil, intervistato da Affaritaliani.it, commenta gli altri 650 milioni di euro messi sul tavolo dal governo e annunciati dalla premier Giorgia Meloni sulla sicurezza sul lavoro alla vigilia del Primo Maggio, Festa dei Lavoratori che si celebra oggi. "Ricordiamo - aggiunge il leader della Uil - che la sicurezza sul lavoro non è solo una questione di soldi e risorse ma anche di più ispettori e meno appalti a cascata e/o al massimo ribasso. Servono poi prevenzione e formazione. E anche intervenire sul fronte giudiziario per introdurre il reato di omicidio per violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro. Quella di utilizzare i fondi Inail era una nostra richiesta, dal governo c'è stato un primo passo ma si può fare molto di più".

Alla domanda se sia possibile uno sciopero generale di Cgil e Uil per sensibilizzare il governo sul tema della sicurezza sul lavoro, Bombardieri risponde: "Sarebbe prematuro parlare di sciopero. Prima andiamo al confronto con il governo previsto per giovedì 8 maggio, ascoltiamo che cosa ci dice l'esecutivo, avanziamo le nostre proposte e vediamo se ci sono ulteriori spazi di manovra". Infine sui referendum sul lavoro dell'8-9 giugno promossi dalla Cgil: "Abbiamo articolato la nostra posizione. Noi non riponiamo tanta fiducia nello strumento referendario che andrebbe riformato e sarebbe meglio intervenire con una legge del Parlamento, ma quando c'è uno strumento previsto dalla Costituzione come l'appuntamento con i referendum non ci tiriamo indietro e invitiamo tutti i cittadini ad andare a votare. Nel merito, sul Jobs Act e sulla sicurezza sul lavoro invitiamo a votare sì, sugli altri tre quesiti lasciamo libertà di voto", conclude il segretario generale della Uil.

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