Milan, Berlusconi fa strike: stende Mr.Bee e va giù duro su Inzaghi
“La storia del Milan è fantastica e fa del Milan, insieme al Real Madrid, la squadra più titolata al mondo. Nei miei 30 anni alla guida del club, abbiamo raggiunto tanti successi e il Milan è diventato qualcosa che marca l’immagine dell’Italia. Mi hanno detto purtroppo che una volta in un paese dell’Oriente, chiedendo tre immagini che rappresentano l’Italia, la risposta era mafia, pizza e Loren. Ultimamente, invece, le cose sono cambiate e ora le tre immagini sono mafia, pizza e Milan". Silvio Berlusconi torna a parlare di Milan, a cavallo tra passato (glorioso), presente (difficile) e futuro (da decifrare).
Nel corso della tappa elettorale a Saronno torna sulla questione legata alla vendita di quote. Ripetendo concetti già espressi in questi giorni: "Da alcune ricerche, ho potuto constatare che il brand del Milan è fortissimo in Cina e negli altri paesi orientali. Abbiamo circa 350 milioni di tifosi in giro per il mondo. Sto cercando di individuare un gruppo di possibili sostenitori del Milan che condividano con me la necessità di fare quei finanziamenti che sono necessari in questo momento nel calcio. Nel mondo del calcio è addirittura entrato uno stato come il Qatar che ogni anno finanziano club come il Psg e il Manchester".
Vende o non vende? I cinesi entreranno nel club rossonero? "Spero di riuscire a trovare qualcuno che possa portare avanti con me il Milan grazie a nuovi finanziamenti. Se così non sarà, andrò avanti io a fare il presidente e ho in mente un Milan tutto italiano. Io sono tra coloro che pensano che nel nostro calcio ci siano troppi stranieri. Offerte? Ce ne sono diverse che testimoniano l’importanza del brand del Milan in Cina e in altri paesi. Le stiamo valutando, ma dobbiamo farlo con calma e prudenza perché sarà una scelta irreversibile. Dobbiamo trovare le persone giuste".
Tackle duro su Mr.Bee: "Bisogna che ci sia qualcosa in più della ricerca di popolarità per comprare il Milan”.
Questione Inzaghi. Silvio concede la carota a Pippo: "Ha certamente un bellissimo rapporto con il gruppo". Poi passa al bastone: "Abbiamo però avuto visioni diverse in alcune occasioni, ma questo è un discorso che affronteremo al momento giusto”. E va giù più duro: "Abbiamo richiesto che giocassero i giovani, una richiesta rimasta inevasa".