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Serie A, Dal Pino lascia: "Contesto resistente al cambiamento". E intanto è rischio commissariamento
Paolo Dal Pino (foto Imagoeconomica)

Il Presidente della Lega Serie A Paolo Dal Pino ha rassegnato le sue dimissioni indirizzando una lettera ai Presidenti dei Club di A in cui ha motivato la sua scelta di lasciare la Confindustria del pallone. Il presidente federale ha inviato all'amministratore delegato della Lega Luigi De Siervo una lettera un cui gli ha chiesto convocare immediatamente una assemblea elettiva, per nominare un nuovo presidente al posto del dimissionario Dal Pino.

LEGA SERIE A, DAL PINO SI E' DIMESSO: "CONTESTO RESISTENTE A CAMBIAMENTO"

"Sin dall'inizio del mio mandato ho cercato di affrontare i temi critici della Governance della Serie A e dell'innovazione, portando avanti la creazione di una Media Company e l'ingresso nel capitale dei fondi di Private Equity. Ho provato a proporre idee e innovazione in un contesto resistente al cambiamento". Questa la riflessione di Paolo Dal Pino nella lettera inviata ai presidenti delle società di Serie A per rassegnare le dimissioni. "Il primo progetto (la creazione di una Media Company, ndr) è stato realizzato nei fatti con il centro IBC di Lissone grazie al lavoro della struttura della Lega e spero che a breve avvenga anche la trasformazione della Governance con un modello di public company - scrive ancora DAL PINO - La proposta dei fondi si è invece arenata per i motivi che conoscete. La bontà del progetto è stata poi purtroppo certificata da altri, con la Liga Spagnola che ha concluso un accordo con il Private Equity che aveva iniziato tutto con noi e con altre Leghe europee che stanno portando avanti la stessa visione strategica"

SERIE A, LEGA. DAL PINO SI E' DIMESSO: "GRAVINA GENTILUOMO, TRA NOI UNITÀ INTENTI"

"Sono orgoglioso di aver lavorato con una strettissima unità di intenti con la Figc e ringrazio il Presidente Federale Gabriele Gravina, gentiluomo, amante di questo sport e guida ispirata del calcio italiano e dei principi di correttezza e lealtà sportiva con cui ho condiviso due anni di battaglie fianco a fianco per sopravvivere alla pandemia e per cercare di rilanciare il calcio italiano in mezzo ad infinite difficoltà esterne ed interne". Lo scrive Paolo Dal Pino nella lettera inviata ai presidenti delle società di Serie A per rassegnare le dimissioni.

CALCIO, LEGA SERIE A. DIMISSIONI DAL PINO. "VIVO IN CALIFORNIA, IMPOSSIBILE PROSEGUIRE"

"Cari Presidenti, cari Delegati, cari membri del Collegio dei Revisori e dell'Organismo di Vigilanza, in gennaio ho trasferito in California il centro della mia vita professionale e familiare. È pertanto impossibile continuare nel mio ruolo di Presidente della Serie A. È stato un onore presiedere l'Assemblea e il Consiglio di Amministrazione di questa Associazione e ringrazio tutti Voi per i due anni trascorsi insieme". Comincia così la lettera inviata da Paolo Dal Pino ai presidenti delle società di Serie A, ai consiglieri della Lega e per conoscenza al presidente della Federcalcio Gabriele Gravina per rassegnare le dimissioni.

Lega serie A, rischio commissariamento: non recepite le norme Figc. Gravina concede 15 giorni

Intanto la Lega serie A rischia il commissariamento: entro fine di gennaio avrebbe dovuto recepire le norme contenute nel nuovo statuto federale che prevedono di adottare le decisioni a maggioranza semplice e non più a maggioranza qualificata di tre quarti (così da evitare la formazione di blocchi e migliorare la capacità decisionale dell'organo assembleare). Se serie B e C si sono già adeguate, la Confindustria del Pallone non lo ha ancora fatto. Le venti società di Serie A hanno inviato una lettera alla sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali e al presidente del Coni Giovanni Malagò contro la riforma voluta dal presidente della Federcalcio Gabriele Gravina su statuto e governance della Lega Serie A.

Lega serie A e il rischio commissariamento Figc: le puntate precedenti

CALCIO: CLUB SERIE A A VEZZALI E MALAGO', 'RIFORMA FIGC SU STATUTO LEGA NON CONFORME A DIRITTO

I club di Serie A ritengono che la richiesta della Figc "non sia conforme al diritto" e che la Lega, in quanto associazione privata, non può ricevere limitazioni alla propria autonomia "se non in presenza di motivi di interesse pubblico". Nella lettera le venti società spiegano che lo scorso 25 novembre la Federcalcio ha "adottato alcuni principi informatori contenenti regole anche organizzative alle quali pretende che la scrivente Lega conformi il proprio statuto". "Riteniamo che questa pretesa sia non conforme al diritto- hanno sottolineato i club -, vuoi per la mancanza dell'indispensabile normaprimaria che attribuisca un simile potere normativo a una Federazione, vuoi per la natura stessa della Lega che è un'associazione di diritto privato, non riconosciuta e quindi è dotata del pieno diritto di autodeterminarsi, in conformità alle norme del codice civile. Tale autonomia non può sortire limitazioni se non in presenza di motivi diinteresse pubblico, come accade nelle ipotesi dell'organizzazione dell'attività agonistica tramite i campionati, che è oggetto di delega da parte della Federazione, e dell'ordinamento di quei campionati, materie che, non a caso, sono classificate a valenza pubblicistica dall'art. 23 dello statuto Coni e dal decreto legislativo n. 242 del 1999 e il cui esercizio, occorre precisare, non snatura comunque la natura privatistica della Lega e, a monte, della Federazione". "E' nostro fermo convincimento che la Federazione possa dettare principi informatori che attengono all'oggetto della delega e alle regole tecniche della disciplina sportiva, ma non possa interferire nelle scelte che attengono alla vita dell'associazione, come ad esempio imponendo determinati quorum costitutivi e deliberativi, tantopiù con riferimento alla ripartizione dei proventi economicidell'associazione e delle sue associate. Quelle scelte, in cui si esprime la volontà associativa di natura privatistica, devono poteressere liberamente effettuate dagli associati a loro discrezione, senza imposizioni o condizionamenti dall'alto. Auspichiamo che il tema possa essere affrontato in tempi strettissimi nelle corrette modalitàdalle parti interessate", hanno concluso le venti società di Serie A.

FIGC A LEGA A, 'IMBARAZZO E SCONCERTO PER LETTERA A VEZZALI E MALAGO' SU PRINCIPI INFORMATORI'

La Lega A ha dunque chiesto, nella lettera, un rinvio di almeno un paio di settimane e avrà a disposizione fino al 15 febbraio prossimo per adeguare il proprio statuto ai principi informatori stabiliti dal Consiglio federale della Figc.

La Figc ha ricevuto da parte dell'ad della lega di Serie A Luigi De Siervo la richiesta di altri giorni per poter approvare i principi informatori. La Federcalcio ha risposto alla richiesta sottolineando "l'imbarazzo e lo sconcerto con il quale questa Federazione è venuta a conoscenza che nella giornata di sabato 29 gennaio 2022 è stata inviata, dalla Lega di Serie A, alla Sottosegretaria allo Sport e al Presidente del Coni una nota avente ad oggetto "Modifica Principi informatori degli statuti e delle Leghe" che riportava in calce i nomi delle venti società appartenenti alla Lega di A ma non la sottoscrizione dei relativi Rappresentanti delle stesse", spiega la Figc nella lettera visionata dall'Adnkronos. La stessa federazione guidata da Gabriele Gravina ha pre-convocato un Consiglio Federale per il 16 febbraio. "Nella nota, che non veniva inviata per conoscenza a questa Federazione ma della quale si veniva casualmente in possesso", tra l'altro, si legge: "in data 25 novembre 2021 la Federazione Italiana Giuoco Calcio ha adottato alcuni Principi Informatori contenenti regole anche organizzative alle quali pretende che la scrivente lega conformi il proprio statuto. Riteniamo che Gesta pretesa non sia conforme al diritto...". "Orbene nel riservarsi di replicare alle ardite affermazioni che si leggono nella nota de qua nei tempi e con le opportune modalità, non si può non ribadire l'imbarazzo e lo sconcerto che una tale iniziativa ha suscitato. L'imbarazzo è anche e soprattutto nel non essere stati destinatari di una tale nota costa anche da fornire alle massime autorità governative e sportive l'immagine di una evidente lacerazione del nostro sistema. Una lacerazione che di certo non giova alle iniziative che questa Federazione ha intrapreso nell'interesse del sistema calcio in generale e della Lega di Serie A in particolare", prosegue la lettera della Figc alla lega di A.

CALCIO: FIGC A LEGA A, 'SE NEL TERMINE 15 FEBBRAIO NON CI FOSSE ADEGUAMENTO COSTRETTI A PROVVEDIMENTI'

"Questa Federazione, nello spirito di leale collaborazione al quale ha da sempre informato i rapporti con tutte le componenti federali, ritiene che nulla osti alla concessione di tale proroga del termine di adeguamento ai Principi Informatori di cui al C.U. n. 125/A. Laddove però in tale predetto termine del 15 febbraio 2022 la Lega di Serie A non provvedesse ad adeguare il proprio Statuto ai richiamati Principi Informatori - adeguamento che la Lega di Serie B e la Lega Pro hanno già effettuato come da Consiglio Federale del 26 gennaio 2022 - questa Federazione sarà costretta a porre in essere conseguenti provvedimenti". Così la Figc in risposta alla Lega di Serie A alla richiesta di una proroga per l'adeguamento ai principi informatori, nella lettera di risposta visionata dall'Adnkronos.

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