Affari Europei
Brexit, Cameron vuole concessioni su legislazione ed euro per evitarla

La possibilita' di fermare le direttive europee o di bypassarle e l'impegno "esplicito" a non dichiarare l'euro la moneta ufficiale dell'Unione europea. Sono queste alcune delle condizioni che il governo britannico porra' nei negoziati con Bruxelles, con lo sguardo rivolto all'onda di euroscetticismo montante tra i cittadini del Regno. Ne scrive il Sunday Telegraph, riportando il contenuto del piano messo a punto da David Cameron, convinto di poter dimostrare che la permanenza tra i Ventotto non attenuera' lo status e l'autonomia legislativa e monetaria di Londra.
Da un sondaggio di fine settembre risulta che lo tsunami di migranti che si e' abbattuto sull'Europa e le centinaia che, disperati, da Calais sono riusciti, spesso al costo della vita, a raggiungere la Gran Bretagna, hanno fatto crescere la voglia di lasciare l'Ue tra i sudditi di Sua Maesta'. Il tutto anche se il fenomeno non si fermera' per il Regno Unito, le cui frontiere - solo sulla carta - sono gia' ben protette, perche' fuori da Schengen.
In ogni caso le immagini che per tutta l'estate e ancora oggi hanno 'invaso' i media, hanno fatto si' che ben il 40% e' a favore della cosiddetta' Brexit' mentre il 38% vuole restare. Tutto si gioca su un 16% di indecisi come emerge dal sondaggio YouGov pubblicato dal Times, secondo il quale al 6% non importa alcunche' del referendum promesso dal premier David Cameron per il 2017, e se ne restera' a casa. La stessa rilevazione a giugno vedeva gli euro-affezionati 10 punti davanti agli euro-ostili.