Affari Europei
Volkswagen, accordo Ue sui nuovi test da settembre 2019

Un accordo "quasi unanime" fra le 28 autorita' nazionali di omologazione delle auto dell'Unione europea e' stato raggiunto oggi a Bruxelles sulle prossime scadenze comuni dei nuovi test sulle emissioni inquinanti delle auto diesel. Rispetto alla proposta iniziale della Commissione, ci sono stati dei rinvii delle date di applicazione dei nuovi limiti. Ha votato contro solo il rappresentante dei Paesi Bassi, mentre si e' astenuta la Repubblica ceca, in entrambi i casi perche' le nuove scadenze e limiti non sono stati considerati abbastanza ambiziosi.
In particolare, il primo passaggio, cioe' una prima riduzione dei limiti massimi di inquinanti consentiti, e' fissato per il primo settembre 2017 per i prototipi e a due anni dopo (1/9/19) per tutte le omologazioni, mentre il limite a regime, ancora piu' basso, sara' solo a partire dall'inizio del 2020 per i prototipi e a un anno piu' tardi per tutte le omologazioni.
Quello che cambia, sono le cosiddette "soglie di tolleranza" della differenza fra le emissioni di ossido di azoto registrate sui motori delle auto diesel dai test in laboratorio rispetto a quelle dei controlli su strada. In particolare, e' stato aumentata per il primo periodo (dal primo settembre 2017 per i prototipi e due anni dopo, anziche' uno come era stato inizialmente proposto) la soglia di tolleranza di non conformita' fra i test di laboratorio e quelli su strada. Questa sara' pari a un fattore fissato a 2,1 mentre e' stata ridotta, a un fattore di 1,5, la soglia di tolleranza a regime (in entrambi i casi, la Commissione aveva chiesto che il fattore di tolleranza fosse 1,6).
A chiedere i rinvii e gli aumenti dei limiti nella prima fase sono stati soprattutto i paesi le cui industrie producono piccoli motori diesel che hanno bisogno di piu' tempo per adeguare la produzione alle nuove esigenze.