Europa medievale. Migrazione e organizzazione sociale: approccio paleogenomico
La Lombardia al centro di uno studio fra archeologia e tracciamento del DNA
Tratto da un articolo di Eduardo Guerra Amorim, pubblicato su The Medieval Magazine. Il lavoro è stato presentato all'Università della California, Los Angeles, il 22 ottobre 2018.
In medicina e paleoantropologia il termine "paleogenomica" si riferisce all'impatto dei dati molecolari soprattutto del DNA antico. Lo scopo spesso è di ricostruire le migrazioni attraverso gli isotopi stabili di alcuni elementi. Nel corso dell’evoluzione umana determinate varianti geniche hanno conferito un vantaggio selettivo e si sono diffuse in alcune popolazioni e in alcune aree geografiche, mentre altre varianti hanno avuto un destino opposto, diventando sempre più rare o scomparendo del tutto.
LE MIGRAZIONI BARBARICHE

Nonostante secoli di ricerca, gran parte delle migrazioni barbariche che si sono svolte tra il IV e il VI secolo in Europa rimane oggetto di accesi dibattiti. Per capire meglio questa epoca, fondamentale nel segnare l'alba delle moderne società europee, i ricercatori hanno ottenuto l'antico DNA genomico da 63 campioni provenienti da due cimiteri (dell'Ungheria e del Nord Italia, a Collegno) che in precedenza erano associati ai Longobardi, il noto popolo barbaro che ha governato gran parte delle l'Italia per oltre 200 anni dopo aver invaso il nostro territorio dalla Pannonia nel 568 d.C.
Il denso campionamento effettuato, basato sui resti umani reperiti in ciascun cimitero, ha rivelato che ogni cimitero era organizzato principalmente attorno a un grande albero genealogico, suggerendo che le relazioni biologiche giocavano un ruolo importante in queste società altomedievali. Inoltre, è stato possibile identificare la struttura genetica in ogni cimitero, scoprendo che sono presenti almeno due gruppi con antenati diversi che erano molto distinti in termini di costumi funerari. Infine, i dati sono coerenti con l'ipotesi di migrazione a lunga distanza, condivisa a molti livelli, dalla Pannonia al Nord Italiadi questa popolazione.
I LONGOBARDI

La presenza dei Longobardi in Pannonia era stata ben approfondita da Neil Christie nel suo libro "The Lombards: the ancient Longobards" pubblicato nel 1998. Numerosissime sono le tracce delle migrazioni di questa popolazione così importante nella storia dell'alto medioevo italiano.
Le prime tracce, duemila anni fa, risalgono alla penisola scandinava, per arrivare nei primi secoli dell'era cristiana fino alla Pannonia, l'attuale Ungheria. Poi rapidamente è seguita intorno al 600 d.C. la conquista del nord Italia e via via delle regioni centrale e meridionali della penisola. Secondo questo recente studio, tutti questi passaggi sono compatibili con i reperti esaminati.
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