Che 2022 sarà? Dietro Draghi… (quasi) il nulla
Non si vedono leader politici di genio in grado di salire a Palazzo Chigi
Che cosa avanza di positivo oltre all'azione del premier? La successione di Sergio Mattarella è in alto mare. Imbarazzante il conformismo dei media, tra teatrino, mediocrità e guru buonisti.
Da un lato la performance record del premier Mario Draghi – previsioni del Pil al 6,4% entro il 2021, record europeo; l’86% degli italiani sopra i 12 anni vaccinati; centrati i 51 obiettivi del Pnrr richiesti dall’Unione europea per avere finanziamenti, che sono puntualmente arrivati con la prima tranche di 24 miliardi di euro incassati –; dall’altra parte, o meglio… dietro Draghi, poco più che il nulla: alternative attendibili per occupare Palazzo Chigi non pervenute, al pari di un’idea di politica dei possibili sostituti di Draghi; opposizione quasi azzerata (quella di Giorgia Meloni che cosa ha prodotto?); unico candidato certo alla successione di Sergio Mattarella, Silvio Berlusconi (85 anni); domina il conformismo dei media, un mix di mediocrità, teatrino e guru buonisti che badano alla propria sopravvivenza mediatica.
La sintesi?... Il capo dello Stato, Sergio Mattarella, acclamato da tutti per i contenuti patriottici (il che ci può stare… viva l’Italia) come fosse un re, ma l’Italia è Repubblica – parlamentare -. Auguri a tutti!... In attesa di qualche mente superiore e che non valga la regola “i mediocri sono il lubrificante di un’organizzazione”.
Commenti