SlothBot è un robot lento e ad alta efficienza energetica costruito dai ricercatori robotici del Georgia Institute of Technology che imita lo stile di vita a bassa energia dei bradipi reali.
I bradipi sono animali conosciuti per essere dei mammiferi molto pigri e lenti che vivono nelle foreste pluviali del centro e sud America in un habitat naturale dove riescono a mimetizzarsi grazie ai riflessi verdi del loro mantello. Appartengono alla famiglia dei Bradypodidi che in base al numero di artigli negli arti superiori si riconoscono nel Bradipo dattilo o tridattilo. Il loro nome, dal greco bradýpus-odos, significa” dal piede lento”.
SlothBot è alimentato da pannelli solari e vuol dimostrare come essere lenti possa comunque essere una condizione ideale in alcune applicazioni fondamentali come la tutela e conservazione dell’ambiente.
Un robot che muovendosi lungo un cavo intrecciato tra due grandi alberi svolge la funzione di monitorare animali, piante e l'ambiente sottostante. Un nuovo strumento ad alta tecnologia che aiuta l’uomo nella battaglia per salvaguardare le specie più minacciate.
I visitatori del Giardino Botanico di Atlanta potranno osservare i primi test di SlothBot in questa oasi urbana che ha aperto le sue porte nel 1976 ed è famosa per il suo patrimonio esclusivo di arboree.
"SlothBot abbraccia la lentezza come principio di progettazione" ha affermato Magnus Egerstedt , professore e presidente della scuola Steve W. Chaddick della Georgia Tech School of Electrical and Computer Engineering .
"Non è così che i robot sono in genere progettati oggi, ma essere lenti ed iper-energetici efficienti consentiranno a SlothBot di indugiare nell'ambiente per osservare cose che possiamo vedere solo essendo presenti ininterrottamente per mesi o addirittura anni".
"L'obiettivo più entusiasmante che dimostreremo con SlothBot è l'unione di robotica e tecnologia con la conservazione" ha affermato Emily Coffey membro dell’Atlanta Botanical Garden
"Facciamo ricerche sulla conservazione di piante ed ecosistemi in pericolo in tutto il mondo e SlothBot ci aiuterà a trovare modi nuovi ed entusiasmanti per far avanzare i nostri obiettivi di ricerca e conservazione."
L'ispirazione per il robot è arrivata quando Egerstedt ha fatto una visita in una vigna in Costa Rica dove ha visto i bradipi a due dita strisciare lungo i fili aerei nella loro ricerca di cibo nella chioma degli alberi.
"Si è scoperto che erano strategicamente lenti che è ciò di cui abbiamo bisogno se vogliamo distribuire robot per lunghi periodi di tempo".
SlothBot potrebbe avere applicazioni per l'agricoltura di precisione essendo dotato di videocamera e di specifici sensori che consentono al robot, collocato su cavi aerei, di fornire una diagnosi precoce delle malattie dei raccolti, misurare l'umidità e controllare eventuali danni causati insetti.
SlothBot
Lungo circa un metro e mezzo ha una stravagante scocca stampata in 3D che aiuta a proteggere i motori, gli ingranaggi, le batterie e le apparecchiature di rilevamento dalle intemperie.
SlothBot lanciato nell'Atlanta Botanical Garden è la seconda versione di un sistema originariamente presentata nel mese di maggio 2019 durante la Conferenza internazionale sulla robotica e l'automazione, un robot prototipo di laboratorio molto più piccolo.
Programmato per spostarsi solo quando necessario è in grado di localizzare la luce solare funzionando su un singolo cavo da 100 piedi. I ricercatori lo utilizzeranno in applicazioni ambientali più estese in quanto capace di passare da un cavo all'altro per monitorare zone più ampie del territorio.
Per realizzare SlothBot Il team di ricerca ha preso in considerazione molteplici tecniche di locomozione tenendo conto che i robot comuni su ruote, in un ambiente difficile e complesso, possono trovare diversi ostacoli come rocce o fango e la soluzione di robot volanti richiede troppa energia per azioni di monitoraggio con tempi lunghi.
"Mentre non stiamo costruendo una replica anatomica del bradipo vivente, crediamo che il nostro robot possa essere integrato per far parte dell'ecosistema che sta osservando come un vero bradipo".
Ambiti di utilizzo
La sua realizzazione è stata supportata dalla National Science Foundation e dall 'Ufficio di Ricerca Navale e SlothBot potrebbe aiutare gli scienziati a comprendere meglio i fattori abiotici che influenzano gli ecosistemi critici fornendo un nuovo strumento per lo sviluppo delle informazioni necessarie per proteggere le specie rare e gli ecosistemi in pericolo.
"Con la rapida perdita di biodiversità e con oltre un quarto delle piante del mondo potenzialmente in via di estinzione, SlothBot ci offre un altro modo di lavorare per preservare quelle specie"
"Facciamo ricerche sulla conservazione di piante ed ecosistemi in pericolo in tutto il mondo e SlothBot ci aiuterà a trovare modi nuovi ed entusiasmanti per far avanzare i nostri obiettivi di ricerca e conservazione"
"Questo nuovo modo di pensare ai robot dovrebbe innescare la curiosità tra i bambini che ci passeranno accanto", ha affermato Egerstedt. "Grazie a SlothBot, spero che una nuova generazione sia interessata a ciò che la robotica può fare per migliorare il mondo", dal Team di ricerca di SlothBot.
Fonte video e immagine: Georgia Institute of Technology
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