Economia

Michela Proietti racconta il libro "La Milanese"

 

"Sono di Perugia ma vivo e lavoro a Milano da tanti anni", ha raccontato ad Affaritaliani.it Michela Proietti, giornalista e scrittrice, durante la presentazione del suo primo libro "La Milanese". "Ho sempre osservato a distanza queste donne meravigliose che lavorano e hanno uno stile unico al mondo, che suscita l'interesse e la curiosità di tutti, soprattutto da chi proviene dall'estero. Ho deciso di fare un omaggio a Milano, città che mi ha ospitato e dato molto, raccontando la sua realtà in un momento di grande sofferenza come quello attuale, ma in un'ottica di leggerezza". 

"Lo stereotipo della donna milanese negli anni si è trasformato, ma ci sono dei capisaldi fatti di stili e abitudini che dagli anni Sessanta, momento di forte emancipazione femminile, sono giunti ai giorni nostri. Donne importanti della città come Gae Aulenti e Giulia Maria Crespi, con i loro salotti e la loro eleganza, hanno ispirato molto i tempi presenti. Le donne milanesi oggi sono nei Cda ma conservano lo stesso garbo e la stessa grazia del passato".

In un capitolo del libro, l'autrice tratteggia anche il profilo dell'uomo meneghino, "elegante e un po' controcorrente", originale tanto da "distinguersi dal resto del mondo", che subisce un unico condizionamento: quello della milanese. "Il milanese - ha spiegato Michela Proietti - è un uomo in eterno aggiornamento perché deve tenere testa a una donna in continua evoluzione: dal modo di vestirsi alle letture, fino alla ricerca della casa perfetta, la donna milanese ha sempre nuovi obiettivi da raggiungere e tiene l'uomo costantemente in tensione. Lui si lamenta, ma alla fine non può farne a meno".

Torna all'articolo