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Leonardo Fioravanti: "Cavalco le onde col 46 di Valentino Rossi sognando una medaglia alle Olimpiadi"

 

Di Giordano Brega

 

"La preparazione del sogno olimpico è infinita, sino al giorno che arriveranno i Giochi...". Leonardo Fioravanti racconta ad Affaritaliani.it la sua lunga marcia di avvicinamento verso Tokyo.

Lui che è stato il primo italiano a qualificarsi per la World Surf League e che prima dello stop, causato della pandemia mondiale, aveva centrato il successo più bello, sin qui, della sua carriera al Sydney Pro Surf. Lui che nel 2015, sulle onde di Oceanside in California, era riuscito a conquistare il titolo mondiale ISA under 18. Premessa di una carriera tra i pro che diventa giorno dopo giorno sempre più concreta e luminosa.

E ora le Olimpiadi... "Il covid ha allentato un po' le cose, però la preparazione è sempre lì. Tutti i giorni siamo in palestra e in acqua. Ogni mattino mi sveglio con il sogno di arrivarci".

De Coubertin raccontava che l'importante è partecipare. Ma il 23enne romano guarda anche oltre e accarezza "la possibilità di una medaglia". 

Leonardo, quanto è stata dura rinviare il tuo sogno che porta nell'Olimpo dei Cinque Cerchi... dover dire 'arrivederci al 2021'?
"E' stata dura per tutti, per il surf, per le Olimpiadi e il circuito. Un anno perso, perchè avevo possibilità di vincere gare, fare risultati e salire in classifica. E poi la difficoltà per un'atleta è tenere quella motivazione e quella voglia di vincere anche senza le competizioni. Però è stata la stessa cosa per tutti. Io mi sono allenato 'a palla'. E sono pronto per qualsiasi obiettivo"

Il Leonardo Fioravanti uomo e atleta come ha vissuto il lockdown della scorsa primavera?
"Ho avuto la fortuna durante il lockdown di restare in Australia, perchè già ero lì. Io e la mia ragazza ci siamo rimasti quattro mesi e mezzo. E' stato un periodo in cui sono rimasto lontano dalla mia famiglia, ma sapevo che fortunamente tutti stavano bene. E ho avuto la possibilità di allenarmi tutti i giorni, di surfare e andare in in palestra"

Quando gareggi hai il numero 46 in onore di Valentino Rossi: cosa ti piace del Dottore e quale dote vorresti 'rubargli'?
"Valentino è il mio idolo, quello che ha fatto lui sarà difficile da realizzare in qualsiasi altro sport. Per me è un'atleta e una persona incredibile. Quando gli ho chiesto se potevo usare il suo numero era felicessimo. Spero solo di portare il 46 il più in alto possibile e di renderlo fiero"

Oltre a Valentino Rossi ci sono altri sportivi al di fuori del surf?
"Ce ne sono tantissimi. Poi il amo tutti gli sport: golf, tennis, calcio. Penso a Tiger Woods, Roger Federer, Cristiano Ronaldo... Guardo molto ai documentari che raccontano le storie di altri atleti per ispirarmi e seguire la loro strada". E POI... GUARDA IL VIDEO CON L'INTERVISTA INTEGRALE A LEONARDO FIORAVANTI

LEONARDO FIORAVANTI A MILANO PER SURFARE SULL’ONDA STATICA

Al Wakeparadise dell’Idroscalo, l’atleta Red Bull ha voluto provare l’emozione di surfare in città. Con lui anche il campione di wakeboard, Massimiliano Piffaretti Milano, 22.10.20 - Il campione di surf del team Red Bull, Leonardo Fioravanti a Milano nei giorni scorsi per testare l’onda statica artificiale al Wakeparadise dell’Idroscalo. Con lui anche il campione del mondo di wakeboard e atleta Red Bull Massimiliano Piffaretti che, dopo l’onda statica, si è cimentato con Leo pure in un divertente doppio nella sua disciplina, grazie al Sistem 2.0 del cable park. “Tornare a Milano è per me sempre speciale”, ha spiegato Leonardo Fioravanti, “amo la città e questa volta ho avuto la fortuna di poter venire all’Idroscalo a surfare. Qui avevo già provato il wakeboard ma mai l’onda statica artificiale. Provarla per la prima volta è stato molto divertente ed emozionante anche se è tutto molto diverso dall’oceano: lì non sai mai che tipo di onda aspettarti! L’onda perfetta credo comunque non esista da entrambe le parti. Ce ne sarà sempre una migliore”. Prossimi appuntamenti agonistici di Fioravanti saranno le gare internazionali del circuito World Surf League, che partirà dalle Hawaii con il Pipe Masters il prossimo 8 dicembre. Inoltre, il surf quest’anno sarà per la prima volta disciplina olimpica e Leo è in lizza per la qualificazione e per provare a realizzare il suo sogno a cinque cerchi: “La preparazione finirà solo il giorno che arriveranno i Giochi Olimpici”, continua Fioravanti, “Ogni giorno sono in palestra o in acqua per farmi trovare sempre pronto e ogni mattina mi sveglio con il pensiero fisso di arrivare alle Olimpiadi e prendermi una medaglia. Quest’anno è stata dura perché un anno perso è un anno perso e la difficoltà maggiore è tenere alta la motivazione e la voglia di vincere anche senza gare. Io mi sono allenato a palla ed ora non vedo l’ora di partire!”. Leo ha concluso con un pensiero relativo al surf in Italia: “Il movimento italiano sta crescendo e spero continui a crescere. Dobbiamo concentrarci soprattutto sulla nuova generazione che rappresenta tutto, ovvero i ragazzi dagli 8 ai 12 anni, e spero di poterli aiutare con il mio esempio”.