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Coronavirus
"Boris Johnson deve dimettersi": inglesi furiosi per lo scandalo-Covid

Il sondaggio che inchioda “BoJo”: gli inglesi non si fidano più di lui


Il 54% degli inglesi vuole le dimissioni di Boris Johnson, dopo lo scandalo delle feste natalizie a Downing Street nel 2020, in pieno lockdown. Un video registrato durante il party è emerso solamente negli scorsi giorni sugli schermi di ITV, scatenando una vera e propria ondata di indignazione tra gli inglesi, che proprio in quei giorni erano chiusi in casa, come da indicazioni emanate dal Governo di Johnson!


Allegra Stratton: dimissioni in lacrime

 

Lo scandalo ha già provocato le dimissioni di Allegra Stratton, consigliera dello staff del Primo Ministro, che ne ha dato l'annuncio in lacrime davanti alle telecamere. Ma mentre si rincorrono voci sul fatto che i festini natalizi potrebbero essere stati addirittura sette – e non solo quello immortalato dal video – la maggioranza degli inglesi vuole che anche Johnson paghi il prezzo del suo errore. Il sondaggio realizzato da Savanta ComRes, una società specializzata in consulenze di mercato, rivela che il 54% degli intervistati vuole le dimissioni di “BoJo”, mentre addirittura il 76% pretende le sue scuse per l'accaduto (cosa che peraltro ha già fatto, ma evidentemente non basta). 

 

Johnson ha avversari anche nel suo partito 

 

La rabbia riguarda anche il suo fronte politico: ben un terzo dei Conservatori ritiene che l'episodio debba porre fine all'avventura di Governo di un leader che fin dall'inizio dalla pandemia è stato molto discusso, avendo nelle prime settimane fatto curiosi proclami sulla necessità di non bloccare il movimento degli inglesi perché col proliferare dei contagi sarebbe presto arrivata la “immunità di gregge”, per poi cambiare approccio una volta contagiato lui stesso dal Covid. In un altro sondaggio realizzato da Opinium per Sky emerge un dato imbarazzante: meno di un inglese su dieci crede alla versione dei fatti del Primo Ministro, secondo la quale i festeggiamenti natalizi non sarebbero coincisi con il periodo di lockdown. Johnson non vuole mostrare il fianco agli attacchi, che però arrivano da ogni parte, con richieste di ammissioni che provengono tanto dal leader laburista Keir Starmer quanto dalla Premier scozzese Nicola Sturgeon

 

Il rischio di un nuovo “Effetto Cummings”

 

Ma il vero problema di Boris Johnson è nel rapporto con l'opinione pubblica: diversi scienziati segnalano come il cattivo esempio fornito dagli esponenti del Governo possa far fallire le misure messe in campo per arginare la variante Omicron. In Inghilterra lo chiamano “Effetto Cummings”, dal nome del consulente di Johnson che un anno fa fu costretto a dimettersi per non aver rispettato le restrizioni anti-Covid. E non si trattava di uno qualunque: Dominic Mckenzie Cummings era considetato “l'architetto della Brexit”, l'altro passaggio politico che ha profondamente segnato l'esperienza di Governo di Johnson. Se ne occupò anche la prestigiosa rivista scientifica “Lancet”, in un documento dal titolo “L'Effetto Cummings: politica, fiducia e comportamenti durante la pandemia di Covid-19”. Nel testo la Dott.sa Daisy Fancourt parlava delle violazioni commesse dal politico come un fatto “dalle conseguenze negative e perduranti, sia per la fiducia nella politica che per l'adozione di comportamenti a rischio”.

 

“Non ci serve un Governo di bugiardi”

 

Per questo le immagini dei festini natalizi a Downing Street rischiano di fare molto male non solo alla reputazione del Primo Ministro, ma a un'intera nazione che fatica a prendere le contromisure idonee per fermare la nuova ondata di contagi: “La variante Omicron sta causando serie preoccupazioni: ben presto potrebbe essere fuori controllo”, spiega Stephen Reicher, professore di Psicologia all'Università di St Andrews. “Abbiamo bisogno di una risposta comunitaria per salvaguardare la nostra salute, ma per questo dobbiamo avere piena fiducia nel Governo. Nel bel mezzo di una crisi nazionale, dobbiamo essere in grado di reagire rapidamente e nel modo giusto. Abbiamo bisogno di un Governo che sappia guidarci. Invece un Governo al quale pensiamo come qualcosa di lontano da noi, di disonesti e bugiardi, non è ciò che ci serve in questo momento”. Parole veramente durissime, anche per un politico che fin qui ha resistito a tutti i venti contrari. Vedremo se ce la farà anche questa volta.

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