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Coronavirus
Vaccini, in Puglia utilizzato il 58,3% di dosi. Indagini su irregolarità
Credit Photo Nick Zonna

La Puglia ha utilizzato il 58,3% delle dosi di vaccino anti-Covid consegnate ovvero 43.520 a fronte delle 74.605 ricevute. Una scelta oculata, secondo il governatore Michele Emiliano, il quale ha ripetutamente ribadito la necessità di conservare dosi per il richiamo, nel caso in cui nelle prossime settimane ci fossero ritardi nella consegna. L’obiettivo è non sprecare neanche una dose, anche se finora non sono mancate polemiche e segnalazioni di vaccinazioni effettuate a persone che non rientravano nella lista delle priorità. Il caso più eclatante è stato quello di Brindisi, dove sarebbero state vaccinate le mogli di alcuni medici in pensione dell’ospedale Perrino. Sulla vicenda l’Asl ha avviato una verifica interna e controlli sono stati effettuati anche dai Nas.

La regione sta, inoltre, tenendo delle scorte in magazzino, mappandole scrupolosamente. Fino all’11 gennaio erano 2.016 i flaconi fermi negli ospedali, per un totale di 10.080 dosi, a cui si devono aggiungere le 26.325 dosi consegnate due giorni fa, che portano a 36.405 le giacenze. Attualmente, la struttura che ha maggiori giacenze è il Policlinico di Bari (2.245 dosi), seguito dall’ospedale Fazzi di Lecce (1.220). Le scorte vengono tenute costantemente sotto controllo dalla Cabina di regia regionale, che ha messo a punto un sistema di rilevazione delle dosi somministrate e anche delle giacenze.  In Puglia è previsto che fino al 25 gennaio vengano consegnate 133.300 dosi, quindi ne mancano ancora 43.875, che saranno consegnate nei prossimi giorni.  

I carabinieri, del resto, stanno verificando su tutto il territorio regionale le modalità di somministrazione dei vaccini e la regolarità dei siti di stoccaggio. In Puglia, finora, sono state vaccinate più donne (24.410) che uomini (19.110), la fetta più alta è di età compresa tra i 50 e i 59 anni. In primis sono stati vaccinati gli operatori sanitari ma non sono mancate somministrazioni tra gli addetti alle pulizie degli ospedali, gli amministrativi, alcuni insegnanti che prestano servizio in strutture sanitarie o forze dell’ordine dei posti fissi degli ospedali. In alcuni casi sono state chiamate persone del tutto estranee al mondo sanitario, come il sindaco di Noicattaro, Raimondo Innamorato, il quale ha spiegato di avere accettato la vaccinazione in una giornata in cui non si erano presentati i sanitari prenotati e dunque alcune dosi avrebbero potuto essere sprecate. 

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