Nel secondo semestre 2020 Prada ha registrato un progressivo recupero delle vendite, nonostante le chiusure di alcuni negozi imposte dalle misure di contenimento del Covid-19. Questa situazione, permettera' al gruppo italiano della moda di chiudere l'intero 2020 con un ebit in territorio positivo. E' quanto si legge in una nota di Prada sui risultati preliminari del periodo giugno-dicembre 2020. In media nella seconda parte dell'anno sono stati chiusi il 9% dei negozi del marchio e nonostante questo c'e' stata una "progressiva ripresa delle vendite, culminata in un pieno recupero ai livelli nel 2019 nel mese di dicembre", si specifica nel comunicato. Sul canale retail l'impatto della pandemia e' di circa un -6% (a cambi costanti).
Le vendite in Europa e Giappone sono state penalizzate dalla mancanza i flussi turistici, mentre in America (Nord e Sud), Medio Oriente, Russia e soprattutto nell'area Asia-Pacifico hanno riportato performance positive, con la Cina che ha segnato un +52%. Le vendite wholesale si sono ridotte in linea con la strategia della societa' lanciata nel 2019 per proteggere l'immagine del brand. Attualmente il canale retail rappresenta circa il 90% delle vendite totali. La gestione cauta del mix qualita'/prodotto ha contribuito al recupero dei margini e a bilanciare la perdita del primo semestre, permettendo di chiudere l'intero 2020 con un ebit positivo. Inoltre, specifica il gruppo, uno stretto controllo degli investimenti - in particolare degli stock di materie prime e dei prodotti finiti - ha contribuito a migliorare la Posizione finanziaria netta rispetto all'inizio dell'anno. "Sono molto soddisfatto di come abbiamo affrontato le serie difficolta' di questo anno, nonostante le persistenti incertezze che continueranno nei prossimi mesi", ha dichiarato Patrizio Bertelli, ceo di Prada, aggiungendo che la societa' e' stata in grado di "raggiungere risultati positivi".
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