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Cronache
Caro prezzi? Per i poveri ci sono gli insetti commestibili nei supermercati

Dopo la direttiva UE i supermercati pensano agli insetti commestibili come aiuto per le famiglie… per superare la crisi del costo della vita

Inflazione e costo dell'energia alle stelle che toglie alle famiglie più povere il cibo in tavola? Per i poveri ci saranno gli insetti. Potrebbe essere questo il prossimo presente. La tendenza si è affacciata nel Regno Unito e presto arriverà in tutta Europa anche grazie al novel food, la direttiva UE che da gennaio 2018 apre a questi cibi sul mercato comune. Nel 2022 la Commissione Europea ha autorizzato la commercializzazione dei grilli domestici (Acheta domesticus) come nuovo alimento nell'Unione, dopo le larve della farina e le locuste migratorie.

La crisi colpisce in modo duro le famiglie con basso reddito. In Italia, solo durante la pandemia, il consumo di carne è crollato del 30%. Secondo la FAO più di 2 miliardi di persone fanno già uso di insetti per fini alimentari e le specie commestibili in commercio sono oltre 1.900.

Ora i supermercati discount Aldi (sono tedeschi e diffusi in tutto l’occidente europeo, anche in Italia) stanno valutando la vendita di kit di ricette per insetti commestibili nel Regno Unito. "Aldi's Next Big Thing", show britannico trasmesso su Channel 4, permette ai prodotti più interessanti di essere valutati per finire sugli scaffali del supermercato Aldi. I costi dei cibi sono diventati un argomento della trasmissione e spinto gli autori a cercare sempre nuovi alimenti. Aldi è rimasta colpita da una piccola impresa, la start up Yum Bug che realizza proprio kit di ricette per insetti, con a capo due ventottenni, Aaron Thomas e Leo Taylor. Aldi non sarebbe la prima nel Regno Unito, i supermercati Sainsbury's vendono insetti-snack commestibili da alcuni anni: 50 grilli per 1,5 sterline.

Uno dei due ideatori della startup finita in tv, Leo Taylor, ha dichiarato: "Siamo in missione per cambiare la percezione degli insetti come cibo; sono una delle fonti proteiche più sostenibili al mondo… Aaron e io cuciniamo con gli insetti da anni, è iniziato nel 2017, con i fine settimana che sperimentavano fuori dal garage dei miei genitori, preparando ogni tipo di ricetta e pubblicando contenuti online”. Garage e scarafaggi possono andare a braccetto e le battute sul tema si sprecherebbero. Come i commenti apparsi sui social e diverse centinaia anche sul sito del giornale britannico Daily Mail che ha posto l’argomento al centro del dibattito pubblico in UK. Le parole della lettrice Regienne: “Basta attaccare della carta moschicida intorno a una trappola per barattoli di marmellata in giardino, per un vero e proprio buffet di delizie... se sei così incline”.

Ma gli insetti come i grilli contengono molte proteine. Secondo l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura gli insetti contengono più del doppio delle proteine per 100 grammi rispetto alla carne e al pesce. I grilli sono gli insetti più coltivati ​​per la dieta umana in tutto il mondo e i primi alimenti per chi sceglie di mangiare insetti. Alcuni studi hanno dimostrato che 4 grilli forniscono tanto calcio quanto un bicchiere di latte e gli scarabei stercorari, in peso, contengono più ferro del manzo. In più l'allevamento di insetti genera un decimo del metano prodotto dall'allevamento di fonti di carne tradizionali e utilizza relativamente poca acqua, rendendo il processo migliore per l'ambiente.

Il dibattito britannico presto arriverà anche da noi, visti i capitali che si stanno muovendo. Secondo il report, Edible Insect Market, il settore “insetti come alimento” dovrebbe raggiungere i 9,6 miliardi di dollari entro il 2030, a un tasso annuo di crescita del 28,3%, durante il periodo di previsione 2022-2030.

Ma i commenti dei lettori, dal tono come questo di Paul sono la regola: “Stiamo tutti ridendo ora, ma quando il ‘potere dell’ego’ distruggerà ancora di più il nostro reddito, la produzione alimentare e le fonti di energia, saremo felici di metterci in fila per le strade aspettando la nostra manciata quotidiana di insetti. E se pensi che possiamo fare qualsiasi cosa per fermarlo, ripensaci. WEF (il World Economic Forum, ndr) ha proclamato ‘CHE NON AVRAI NIENTE E SARAI FELICE’ quindi preparati per molta felicità”

L’obiettivo della start up è quello di far diventare il cibo per insetti mainstream. Però anche durante "Aldi's Next Big Thing" una delle presentatrici ha dichiarato: “No, non pensiamo che le persone siano ancora pronte per questo, ci torneremo forse tra 5 anni”. Aldi afferma che la competizione fa parte del suo impegno per i prodotti di provenienza locale e in questo caso non mirava specificamente alla crisi del costo della vita. Forse l'idea degli insetti era solo una trovata?

Vedremo se anche in Italia sarà una questione di tempo nel vedere il novel food arrivare nei supermercati e diffusi nei ristoranti, forse per poveri. Oltre alla farina da impiegare nella produzione di snack, barrette, bevande energetiche e pasta, il settore si sta già spingendo verso la produzione di cibo più raffinato come burger, olio e birra che diventa un’alternativa più sostenibile e più nutriente all’olio di palma e alla birra tradizionale.

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