Coronavirus, Bonaccini: "Zona rossa fatta di notte informando il Governo"
Assist di Bonaccini a Conte: "Zona rossa fatta di notte"
Zone rosse? In Emilia-Romagna, a Medicina, "l'abbiamo fatta di notte, decisione politica difficile, e poi abbiamo informato il Governo che ci ha consentito di poterla fare". Lo ha dichiarato il governatore emiliano Stefano Bonaccini, intervistato dal vicedirettore del Sole 24 Ore Alberto Orioli nel webinar 'Fuori dall'emergenza sanitaria: una nuova Europa' organizzato nell'ambito della fiera internazionale R2B onAir.
"Abbiamo chiesto noi al Governo a meta' marzo di istituire due province, Rimini e Piacenza, per intero come zone arancioni, quasi rosse, con le restrizioni piu' pesanti nella mia regione, e Medicina zona rossa, perche' gli epidemiologi mi mostrarono dati drammatici. Cosi' facendo abbiamo salvato gran parte del contagio che poteva diffondersi nella citta' metropolitana di Bologna".
Bonaccini, Mes o non Mes non importa purche' arrivino fondi
"Mes o non Mes non me ne puo' fregare di meno. Mi interessa che se c'e' un fondo senza condizionali cosi' rilevante ci permetterebbe investimenti straordinari e importantissimi", ha aggiunto Stefano Bonaccini. "Credo che il sistema sanitario complessivamente abbia retto, semmai ci fosse bisogno di discuterne, c'e' bisogno di investire sempre di piu' sulla sanita' pubblica. Io confermo che al di la' del meccanismo col quale riceverli - non e' mio compito stabilire quale e' ma del governo italiano nel confronto con le istituzioni europee - Se dall'Europa dovessero arrivare oltre 30 miliardi di euro per la sanita' pubblica italiana, io quei soldi li vorrei avere ieri e non dopodomani".
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