Cronache
Guerra in Ucraina, sindacati in piazza contro le armi. Ma la Cisl si sfila

Frattura tra la Cgil di Landini e la Cisl di Sbarra sull'invio delle armi a Kiev. Sindacati in piazza per la pace, ma senza un pezzo
Guerra in Ucraina, frattura Landini-Sbarra sull'invio delle armi
Dovevano esserci tutti, ma alla fine non sarà così. La Cisl, infatti si sfila, dalla manifestazione di piazza contro la guerra in Ucraina. Spiega tutto Repubblica: "Con lo slogan “Cessate il fuoco, per una Europa di pace” torna oggi in piazza contro la guerra in Ucraina il movimento pacifista. Ma se una è la manifestazione – corteo a Roma alle 13,30 da piazza della Repubblica per approdare in piazza San Giovanni -, tanti sono i volti del pacifismo. Almeno quanti gli appelli, una quarantina, che sono stati lanciati nelle ultime ore. C’è infatti un punto di disaccordo. Riguarda l’invio delle armi a Kiev, che i pacifisti nella (quasi) totalità condannano".
Ma la Cisl di Luigi Sbarra si smarca dalla Cgil di Maurizio Landini e, come riporta Repubblica, in una lettera ieri ha spiegato le ragioni del no della Cisl, la contrarietà sull’altro punto della piazza pacifista, cioè la “neutralità attiva”. Dice Sbarra: "Non si può essere neutrali, noi siamo con il governo italiano, stiamo con le misure che sono state prese. Non ci possono essere equivoci e equidistanze tra aggressori e aggrediti, noi siamo con l’Ucraina e contro Putin". Così come la Resistenza in Italia fu aiutata anche con le armi dagli Alleati, lo stesso va sostenuta adesso la resistenza ucraina: è il ragionamento.
Di diverso avviso Landini: "Aggressione che condanniamo “senza se e senza ma”, però non è con l’invio delle armi ma con il negoziato, la diplomazia, la forza della democrazia, la cooperazione che riusciremo a costruire una Europa di pace, consentendo al popolo ucraino e al popolo russo di vivere in libertà senza oppressori".