Cronache
Guerra Russia-Ucraina, il viaggio di chi fugge e quello di chi aiuta

Il peso emotivo di una situazione del genere è condiviso tra chi fugge e accoglie: il racconto di chi aiuta le persone a fuggire dalla guerra
Guerra Russia-Ucraina, storie di rifugiati verso l'Italia
La guerra in Ucraina dopo l’invasione russa non si ferma. È importante scandalizzarci sempre per gli orrori che vediamo e continuare a parlare di persone. In questo conflitto più di 3 milioni di rifugiati sono scappati dal proprio paese. È la presentazione di Francesco Rocchetti, segretario generale dell’Ispi, che introduce una nuova puntata di Globally, podcast sulla politica internazionale.
Il racconto inizia con Silvia Boccardi, giornalista di Will, che parte da Milano con un’associazione che si occupa di accoglienza alla volta della Polonia. Quando si vuole aiutare – spiega Silvia - è facile fare errori. Come per esempio portare vestiti che non servono, insistere per andare al confine col rischio di intasare un sistema di smistamento già precario, accalcarsi a guardare come funziona un esodo di massa togliendo posto a chi ha bisogno di andarsene.
Podcast Globally: Il viaggio dei rifugiati ucraini verso l’Italia
Per questo è importante raccontare chi aiuta e si fa aiutare attraverso chi lo fa per lavoro. Con Silvia c’è Angelica, dell’associazione internazionale Refugees Welcome, che dal 2015 si occupa di immigrazione e accoglienza. Il viaggio da Milano al confine ucraino-polacco dura 20 ore e durante la traversata Silvia è costantemente al telefono per coordinare le attività.
Il peso emotivo di una situazione del genere è condiviso tra chi fugge e accoglie. Molte le testimonianze raccolte nel podcast di persone comuni che hanno perso tutto da un giorno all’altro.