Papa Leone XIV, il primo incontro con i giornalisti: "Siate operatori di pace, disarmiamo le parole e la Terra". Telefonata con Zelensky - Affaritaliani.it

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Papa Leone XIV, il primo incontro con i giornalisti: "Siate operatori di pace, disarmiamo le parole e la Terra". Telefonata con Zelensky

Il nuovo Pontefice, incontrando i giornalisti, ribadisce l'importanza dei temi ai lui cari: la costruzione della pace e lo stop ai conflitti mondiali

di Redazione

Papa Leone XIV, a Roma il primo incontro con i giornalisti: "Siate operatori di pace, disarmiamo le parole e la Terra" 

Primo incontro tra Papa Leone XIV e i professionisti della comunicazione. Nel suo discorso il neo Pontefice invita i giornalisti a essere "operatori di pace" invitandoli a cercare "con amore" la verità e dicendo "no" alla "guerra delle parole e delle immagini". "Dobbiamo respingere il paradigma della guerra", ha detto nel suo discorso ai rappresentanti dei media di tutto il mondo durante l'incontro nell'Aula Paolo VI. Citando il "discorso della montagna di Gesù", Prevost ha invitato i reporter "all'impegno di portare avanti una comunicazione diversa, che non ricerca il consenso a tutti i costi, non si riveste di parole aggressive, non sposa il modello della competizione, non separa mai la ricerca della verità dall'amore con cui umilmente dobbiamo cercarla. La pace comincia da ognuno di noi: dal modo in cui guardiamo gli altri, ascoltiamo gli altri, parliamo degli altri; e, in questo senso, il modo in cui comunichiamo è di fondamentale importanza". 

Durante l'incontro con i giornalisti di tutto il mondo, Papa Leone XIV ha voluto ribadire "la solidarietà della Chiesa ai giornalisti incarcerati per aver cercato e raccontato la verità" chiedendone "la liberazione". "La Chiesa riconosce in questi testimoni - penso a coloro che raccontano la guerra anche a costo della vita - il coraggio di chi difende la dignità, la giustizia e il diritto dei popoli a essere informati, perché solo i popoli informati possono fare scelte libere - ha detto -. La sofferenza di questi giornalisti imprigionati interpella la coscienza delle nazioni e della comunità internazionale, richiamando tutti noi a custodire il bene prezioso della libertà di espressione e di stampa". 

Spazio poi anche il tema dell'intelligenza artificiale. Di fronte alle nuove sfide tecnologiche, il Papa ha ribadito la necessità di mantenere un atteggiamento di "responsabilità e discernimento per orientare gli strumenti al bene di tutti, così che possano produrre benefici per l'umanità. E questa responsabilità riguarda tutti, in proporzione all'età e ai ruoli sociali". 

"Disarmiamo le parole e contribuiremo a disarmare la Terra", ha sottolineato il Papa. "Una comunicazione disarmata e disarmante - ha aggiunto - ci permette di condividere uno sguardo diverso sul mondo e di agire in modo coerente con la nostra dignità umana. Voi siete in prima linea nel narrare i conflitti e le speranze di pace, le situazioni di ingiustizia e di povertà, e il lavoro silenzioso di tanti per un mondo migliore. Per questo vi chiedo di scegliere con consapevolezza e coraggio la strada di una comunicazione di pace". 

Non solo un primo incontro con i giornalisti. Il presidente ucraino Voldymyr Zelensky afferma su Telegram di aver invitato il Papa a Kiev durante la loro prima telefonata. Ho parlato con Papa Leone XIV. Questa è stata la nostra prima conversazione, ma è stata già molto calorosa e davvero significativa", ha detto il leader ucraino spiegando di aver invitato "Sua Santità a compiere una visita apostolica in Ucraina, una visita del genere porterebbe vera speranza a tutti i credenti, a tutto il nostro popolo".

"Grazie per il vostro sostegno all'Ucraina e a tutto il nostro popolo. Abbiamo apprezzato molto le parole di Sua Santità sulla necessità - dice Zelensky - di raggiungere una pace giusta e duratura per il nostro Paese e di liberare i prigionieri. Abbiamo parlato di migliaia di bambini ucraini deportati dalla Russia. L'Ucraina conta sull'aiuto del Vaticano per farli tornare a casa dalle loro famiglie".

Zelensky ha informato "dell'accordo tra l'Ucraina e i nostri partner, secondo cui oggi dovrebbe iniziare un cessate il fuoco completo e incondizionato per almeno 30 giorni" e ha anche confermato "la nostra disponibilità a ulteriori negoziati in qualsiasi formato, compresi i negoziati diretti, come abbiamo ripetutamente sottolineato". "L'Ucraina - afferma Zelensky - vuole porre fine a questa guerra e sta facendo tutto il possibile per questo. Aspettiamo che la Russia adotti misure adeguate". "Abbiamo concordato di rimanere in contatto e di organizzare un incontro personale nel prossimo futuro", conclude il presidente ucraino. 

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