Culture
Fotografia/ L’Italia nei click: da Cartier-Bresson a McCurry









Simonetta M. Rodinò
Il “Grand Tour” fotografico nel nostro Paese è giunto alla seconda parte. Nell’ambito del progetto “Italia Inside Out”, la rassegna che nella scorsa primavera ospitò le immagini di autori italiani, i riflettori ora si accendono sulle interpretazioni visive di artisti internazionali.
“Henri Cartier-Bresson e gli altri – I Grandi fotografi e l’Italia”, allestita nell’ampio salone di Palazzo della Ragione Fotografia di Milano, racconta in sette ampi segmenti come i fotografi stranieri abbiano visto l’Italia in un arco di tempo di oltre ottant’anni. Aree tematiche o stilistiche al cui interno si sviluppa una storia indiretta della fotografia e dell’evoluzione dei suoi linguaggi grazie agli sguardi di 30 fotografi e di oltre 200 scatti.
A introdurre la straordinaria rassegna, curata da Giovanna Calvenzi, non poteva che essere la “leggenda vivente”: Henri Cartier-Bresson, il grande fotografo francese del “moment dècisif” che affermò durante un’intervista nel 1973 “…devi essere te stesso, dimenticarti e immergerti del tutto in quello che stai facendo perché l’immagine acquisti forza… Non c’è niente da dimostrare. La fotografia viene da sola. Non è un mezzo di propaganda, ma un modo di gridare quello che senti…”
Già negli anni Trenta il giovane Henri – non ancora tra i fondatori dell’agenzia Magnum – realizza alcune memorabili immagini destinate non solo a entrare nella storia della fotografia, ma a influenzare la visione internazionale. In mostra una selezione di alcuni suoi imperdibili scatti.
Ecco poi le foto di Robert Capa al seguito delle truppe americane durante la Campagna d’Italia del 1943 e i primi viaggi di David Seymour dell’immediato dopoguerra. Una giovanissima Cuchi White si ferma a Venezia, Firenze, nel Sud, per ragioni di studio, per conoscere e imparare. Herbert List, quando negli anni Cinquanta soggiorna a Napoli, ha già percorso più volte l’Italia, alla ricerca delle luci e delle atmosfere della classicità. William Klein, giovane americano affascinato dal cinema italiano, usa il suo spregiudicato e tagliente linguaggio per raccontare Roma e i romani. Nella sua speciale indagine dedicata al lavoro dell’uomo, Sebastião Salgado, ultimo grande umanista, affronta le tonnare siciliane con un linguaggio forte, intenso, che enfatizza la lotta dell’uomo contro la natura e con cui crea una sequenza di drammatiche immagini.
Nella sezione bianco e nero, un gruppo di autori sceglie la poesia di una visione classica: tra questi, Helmut Newton nel 1998, in “72 ore a Roma”, ricrea una passeggiata notturna nel centro della metropoli: “…mi piace lavorare velocemente, assorbendo immagine dopo immagine…”.La città d’arte diventa poi terreno d’interpretazione e di sperimentazione dei molti linguaggi che la tecnologia contemporanea offre oggi alla fotografia.
Mentre poi nella sezione “La nobile tradizione documentaria” sono ospitate le opere dedicate alla realtà contadina realizzate da Paul Strand, con Cesare Zavattini, in “Disagi esistenziali o scempi architettonici”, Art Kane progetta immagini-sandwich dedicandole alla salvezza di Venezia; Michael Ackerman racconta in una lunga sequenza un doloroso incontro napoletano con un tossicodipendente, mentre Jay Wolke censisce in Italia meridionale lo stato di abbandono di molte architetture.
Il viaggio continua….fino al tema della narrazione autobiografica dell’ultima area: Nobuyoshi Araki, affascinato dalla città lagunare, si fotografa con le maschere del carnevale, mentre gli autoritratti in diversi ambienti di Elina Brotherus si ricollegano idealmente all’inizio dell’itinerario, al moderno e stravagante autoritratto di Henri Cartier-Bresson.
L’esposizione è promossa e prodotta da Comune di Milano, Civita, Contrasto e GAmm Giunti.
“Henri Cartier-Bresson e gli altri – I Grandi fotografi e l’Italia”
Palazzo della Ragione Fotografia - Piazza Mercanti, 1 - Milano
11 novembre – 7 febbraio 2016
Orari: martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9.30 – 20.30; giovedì e sabato 9.30 – 22.30 - chiuso lunedì
Ingressi: intero € 12 - ridotto € 10
Infoline: 02 /43353535
Catalogo: Contrasto e GAmm Giunti
www.palazzodellaragionefotografia.it