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Culture
“L’ultima Tudor” chiude la serie della Gregory dedicata alla dinastia

La penna di Philippa Gregory, che The Times definisce “la regina della narrativa storica”, torna a brillare nella sua massima espressione in questo ultimo romanzo dal titolo “L’ultima Tudor”. Si tratta del capitolo finale di una lunga serie che ha visto protagonista l’Inghilterra dei Tudor, a partire da Caterina d’Aragona, passando quindi per le sorelle Bolena e poi immergendosi sempre più negli intrighi di corte. “L’altra donna del re” è senza dubbio il romanzo più celebre della serie, dal momento che ne è stato tratto un bel film con Natalie Portman e Scarlett Joahnsonn, ma i volumi sono numerosi e alcuni più di altri rapiscono il lettore in intricate storie d’amore, di gelosia, di ambizione e di potere.

“L’ultima Tudor”, pubblicato in Italia da Sperling & Kupfer con un’ottima scelta di copertina, è sicuramente da inserire tra i meglio riusciti della sua vasta produzione. Protagoniste del libro sono le tre nipoti di Maria Tudor, sorella minore di Enrico VIII. Maria, contravvenendo alle rigide regole del fratello e del protocollo di corte, sposò in seconde nozze l’avvenente Charles Brandon, amico d’infanzia del re e nobile gentiluomo, ma non certo marito ideale per una Tudor. L’ira del sovrano si esaurì tuttavia nel giro di breve tempo, cosicché la coppia poté vivere serenamente tra Londra e la campagna inglese generando una figlia: Frances Brandon. Fu dal suo matrimonio con il marchese di Dorset Henry Grey che nacquero Jane, Katherine e Mary Grey, cugine di primo grado di Elisabetta I e dunque eredi al trono.

Sebbene oggi le tre sorelle siano state pressoché dimenticate, le loro vite furono avvincenti e all’epoca godettero di grande rispettabilità, nonché di timore da parte della regina; è per questo motivo che “L’ultima Tudor” si pone come tassello fondamentale a conclusione della lunga serie, accendendo i riflettori su tre donne che seppero farsi molto amare, sebbene non ebbero vita facile.

Jane, la maggiore, portò sul proprio capo la corona per pochi giorni, quando – alla morte del giovane re Edoardo VI, figlio di Enrico VIII – scoppiò una sorta di guerra civile per la successione al trono. Né Maria, nata dal primo matrimonio con Caterina d’Aragona, né Elisabetta, frutto della peccaminosa relazione con Anna Bolena, erano infatti considerate da tutti legittime; al contrario, l’esigenza del sovrano di far annullare i suoi vincoli coniugali per risposarsi con Jane Seymour le aveva rese di fatto delle bastarde, riconosciute solo in parte. Se è vero che nel testamento Enrico VIII nominò come sue eredi proprio le nipoti Grey, è altrettanto vero che la storia andò diversamente e, come ben sappiamo, a conquistare il potere furono dapprima Maria la Sanguinaria e poi Elisabetta I.

Questo romanzo è dunque un pretesto per scoprire i lati oscuri delle regine che oggi pensiamo di conoscere approfonditamente. Infatti, per gelosia, timore e fors’anche invidia, nonché per divergenze religiose, Maria fece rinchiudere nella torre la sedicenne Jane per poi decapitarla, mentre Elisabetta condannò a una prigionia forzata le due cugine rimaste, Katherine e Mary. Entrambe non avevano altra colpa se non quella di condividere il suo stesso sangue, costituendo pertanto una minaccia, e di essersi sposate in gran segreto per amore.

Così, attraverso una storia ricca di colpi di scena e di ogni sentimento di cui l’animo umano è capace, Philippa Gregory ci svela non soltanto la vita, i pensieri e le emozioni di queste tre intrepide figure femminili, ma anche quelli delle sovrane che vissero nella stessa epoca: Maria la Sanguinaria, Elisabetta I e Maria Stuarda. Dunque, ancora una volta con un valido stratagemma la grandissima romanziera che ormai ben conosciamo e apprezziamo ci fa apprendere tanto i fatti secondari, avvenuti dietro le quinte del potere, quanto quelli principali, ma da un punto di vista inedito.

La focosa storia d’amore tra Katherine Grey e Ned Seymour, quella romantica e sincera tra la piccola nana Mary e il capitano delle guardie, l’incrollabile fede di Jane Grey che la portò a non rinnegare il Protestantesimo fino alla morte, la spietata crudeltà di Maria ed Elisabetta, donne, amanti, regine, ma anche perfide vendicatrici gelose della felicità altrui, infine il contesto storico accurato e ricco di vivide descrizioni: “L’ultima Tudor” è tutto questo e molto altro ancora, un affresco coinvolgente e originale dell’Inghilterra dei Tudor. Per chi ama i romanzi storici si tratta ovviamente di un titolo da non perdere!

    

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