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Economia
Acea, utili in crescita a 294 mln. L'Ad: "Pronti a cessioni per crescere"
Fabrizio Palermo, Ad di Acea

Acea, utili in crescita (+5%) nel 2023. Ok al nuovo piano industriale 2024-2028, l'Ad Palermo: "Pronti a cessioni di asset per crescere"

Il Consiglio di Amministrazione di ACEA, riunitosi ieri sotto la presidenza di Barbara Marinali, ha approvato il progetto di Bilancio, il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 e il Bilancio di Sostenibilità- Dichiarazione consolidata non finanziaria 2023.

I Ricavi consolidati nel 2023 sono pari a 4.649,4 milioni di Euro vs 5.138,2 milioni di Euro del 2022 e risentono principalmente della forte flessione dei prezzi sui mercati energetici. I ricavi relativi alle aree Acqua Italia, Reti & Smart Cities e Ambiente, pari a 2,4 miliardi di Euro, rappresentano oltre il 50% del totale e registrano nel periodo un aumento di circa il 6%.

L’EBITDA ricorrente cresce del 7% a 1.347 milioni di Euro, grazie al maggior contributo dei business regolati (+10% Acqua Italia e +7% Reti & Smart Cities) e dell’area Commerciale e alle efficienze operative realizzate, fattori che hanno più che compensato l’impatto negativo dello scenario energetico.

L’EBITDA ricorrente è rettificato prevalentemente per l’iscrizione nel 2022 del premio per la qualità tecnica nell’area Acqua relativo al biennio 2018-2019 (26 milioni di Euro) e per la vendita di quote di CO2 (11 milioni di Euro). Per quanto attiene il 2023, la rettifica è principalmente riferita all’iscrizione del premio per la qualità tecnica relativo al biennio 2020-2021 (28 milioni di Euro) e alla variazione di perimetro (26 milioni di Euro) per il consolidamento di ASM Terni, Tecnoservizi e CIRSU e per il deconsolidamento degli asset fotovoltaici (5 milioni di Euro).

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L’apporto dei business all’EBITDA consolidato è il seguente: Acqua Italia 54%; Reti & Smart Cities 27%; Ambiente 6%; Produzione 4%; Commerciale 8%. L’87% dell’EBITDA si riferisce ai business: regolato dell’Acqua Italia, regolato delle Reti & Smart Cities e Ambiente.

Gli ammortamenti raggiungono 651,8 milioni di Euro (+9,6%) in conseguenza degli investimenti del periodo e dell’entrata in esercizio di cespiti precedentemente in costruzione nei settori regolati e soprattutto nell’area Acqua.

Gli oneri finanziari netti aumentano di 50,8 milioni a 136,5 milioni di Euro per effetto soprattutto del rialzo dei tassi di interesse e dell’emissione obbligazionaria di 700 milioni di Euro avvenuta ad inizio 2023. Al 31 dicembre 2023, il costo globale medio “all in” del debito del Gruppo ACEA si attesta al 2,08% (rispetto all’1,44% del 31 dicembre 2022).

L’Utile netto ricorrente del Gruppo è pari a 280 milioni di Euro, in crescita del 22% rispetto al 2022. La maggiore focalizzazione sulla gestione dei costi e degli investimenti, insieme alla crescita organica, hanno più che compensato i maggiori ammortamenti legati agli investimenti effettuati e l’incremento degli oneri finanziari determinato dall’aumento dei tassi di interesse. Il tax rate passa dal 37,5% del 2022 (normalizzato dal contributo solidaristico straordinario 29,8%) al 31,1% del 2023.

Gli investimenti realizzati nel 2023 sono pari a 1.142,7 milioni di Euro, sostanzialmente in linea con l’anno precedente. Gli investimenti - destinati per circa l’88% alle attività regolate - sono ripartiti come segue: Acqua Italia 682,4 milioni di Euro, Reti & Smart Cities 299,6 milioni di Euro, Ambiente 38,9 milioni di Euro, Produzione 41,1 milioni di Euro, Commerciale 50,2 milioni di Euro, altri business (Acqua Estero, Ingegneria) e Corporate 30,5 milioni di Euro.

La Posizione Finanziaria Netta del Gruppo passa da 4.439,7 milioni del 31 dicembre 2022 a 4.846,8 milioni di Euro al 31 dicembre 2023. La variazione è influenzata principalmente dalla dinamica degli investimenti realizzati, dalla dinamica del prezzo dell’energia e dalle azioni di contenimento del capitale circolante.

Al 31 dicembre 2023, il rapporto PFN/EBITDA è pari a 3,49x (rispetto a 3,40x del 31 dicembre 2022 e alla guidance 2023 <3,8x). Il debito a medio/lungo termine è regolato per il 91% a tasso fisso e ha una durata media di 4,2 anni.

I risultati del 2023 per attività

  • ACQUA Italia - L’EBITDA dell’area raggiunge 743,9 milioni di Euro, in aumento dell’11,2% rispetto al 2022 principalmente per effetto della crescita organica legata agli investimenti e della variazione di perimetro per il consolidamento di ASM Terni (10 milioni di Euro). L’apporto all’EBITDA delle società idriche consolidate a patrimonio netto è pari a 21,2 milioni di Euro (25,6 milioni al 31 dicembre 2022).

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  • RETI & SMART CITIES – L’EBITDA, in crescita del 6,6%, si attesta a 375,4 milioni di Euro (352,2 milioni di Euro nel 2022) grazie allo sviluppo organico degli investimenti e alla crescente attenzione sui costi. 

  • AMBIENTE – L’EBITDA dell’area è pari 84,4 milioni di Euro, in flessione rispetto al risultato dello scorso anno (101,6 milioni di Euro). La variazione risente principalmente dei minori prezzi di cessione dell’energia da parte dei WTE, dei minori margini derivanti dalle attività di compostaggio e dell’iscrizione nel 2022 dei proventi derivanti dalla vendita di quote di CO2 per l’impianto WTE di Terni (11 milioni di Euro). Tali effetti sono stati parzialmente compensati dalla variazione di perimetro per il consolidamento di Tecnoservizi e CIRSU (+13 milioni Euro).

  • PRODUZIONE – L’EBITDA si riduce a 53,9 milioni di Euro (89,8 milioni di Euro al 31 dicembre 2022). L’andamento risente della forte flessione dei prezzi sui mercati energetici (PUN medio 2023 127 Euro/MWh rispetto a 304 Euro/MWh del 2022) e del deconsolidamento degli asset fotovoltaici da aprile 2022 (-5 milioni di Euro).

  • COMMERCIALE – L’EBITDA cresce del 43,7%, passando da 90,0 milioni di Euro del 2022 a 129,3 milioni di Euro nel 2023. Il risultato riflette principalmente il miglioramento dei margini della vendita dell’energia sul mercato libero e il positivo contributo di ACEA Innovation.

  • Acqua Estero, Ingegneria e Corporate – Il contributo all’EBITDA di Acqua Estero, Ingegneria e della Corporate è pari complessivamente a 4,0 milioni di Euro (2,5 milioni di Euro nel 2022).

Evoluzione prevedibile della gestione

In un contesto che rimane complesso, a causa delle turbolenze geopolitiche in est Europa e delle tensioni in Medio Oriente, i risultati 2023 mantengono il trend positivo registrato nel corso degli ultimi mesi dell’anno precedente, evidenziando un margine operativo lordo consolidato (al netto delle partite non ricorrenti e della variazione di perimetro) ed una generazione di flussi di cassa operativi in crescita.

Il Gruppo continua a porre un’attenzione crescente alla gestione dei costi e degli investimenti attraverso la revisione delle procedure di acquisto. Sono state, inoltre, definite linee di azione per il contenimento del rischio di credito attraverso la prevenzione e la gestione del portafoglio clienti. Il Gruppo continuerà la sua strategia di focalizzazione per lo sviluppo di infrastrutture sostenibili in contesti regolati, con l’obiettivo di mantenere una solida struttura finanziaria e continuare a generare un impatto positivo sulle performance operative ed economiche.

Prestiti obbligazionari e linee di credito

Il 15 luglio 2024 scadrà il prestito obbligazionario da 600 milioni di Euro, cedola lorda annua pari al 2,625%. La Capogruppo dispone di linee committed pari a 700 milioni di Euro non utilizzate, linee uncommitted per 425 milioni di Euro di cui 21 milioni di Euro utilizzate.

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Ok al piano industriale 2024-2028

Il Consiglio di Amministrazione di ACEA, riunitosi ieri sotto la presidenza di Barbara Marinali, ha approvato il Piano Industriale 2024-2028.

Green Diligent Growth: il nuovo Piano Industriale rafforza il ruolo del Gruppo ACEA quale operatore infrastrutturale – focalizzato sulle attività regolate – in un contesto in forte evoluzione che offre importanti opportunità di investimento: nell’acqua, per l’ammodernamento dell’infrastruttura; nell’elettrico, per la resilienza delle reti; nell’ambiente, per l’economia circolare. La centralità delle persone, la forte disciplina sui costi e sugli investimenti e l’ottimizzazione della struttura finanziaria rappresentato i pilastri del Piano, che prevede un significativo incremento dei capex e un crescente valore per gli azionisti.

Il Business Plan si basa sui seguenti enabler:

  • PERSONE – l’applicazione dei principi della nuova Carta della Persona e della Partecipazione, l’introduzione di nuove competenze, la formazione, lo sviluppo professionale, oltre al potenziamento del welfare aziendale.
  • SISTEMI – l’utilizzo di nuove tecnologie (digitalizzazione, Artificial Intelligence, robotica) anche a supporto della qualità del servizio e della sicurezza. Sono previste, inoltre, partnership industriali, finanziarie e tecnologiche per accelerare la crescita sui business regolati.
  • PROCESSI – il ridisegno dei processi per ottimizzare la gestione operativa e la qualità del servizio, la review degli acquisti, l’ottimizzazione del capitale circolante e il rafforzamento del modello di governance.

Importante programma di investimenti focalizzato su Acqua, Elettrico, Ambiente, con capex medi annui pari a 1,5x la media 2020-2023

Il business plan prevede investimenti, nel periodo 2024-2028, pari a 7,6 miliardi di Euro. Il 91% dei capex sarà destinato ad attività regolate. Il programma di investimenti alimenterà numerosi progetti e consentirà un’accelerazione della crescita sostenibile a supporto del Paese. ACEA si conferma un operatore infrastrutturale con una buona leva finanziaria, protagonista della transizione energetica, della decarbonizzazione e della valorizzazione del territorio, in un’ottica di economia circolare.

Crescita di tutti i principali indicatori economici, basata su un continuo focus sull’efficienza operativa, integrando nuove tecnologie e ampliando gli ambiti di azione

L’EBITDA in arco piano presenta una crescita media annua di oltre il 5% e raggiunge 1.800 milioni di Euro a fine 2028 (di cui il 90% da attività regolate), rispetto ai 1.391 milioni di Euro del 2023 (+29%). L’incremento del risultato è principalmente attribuibile alla crescita organica e all’efficienza operativa.

L’utile netto è previsto aumentare ad un CAGR del 5% da 294 milioni di Euro del 2023 a 350 milioni nel 2026 e 375 milioni nel 2028.

Continua attenzione all’equilibrio finanziario

Il capitale circolante è atteso in sensibile miglioramento grazie:

  • all’ottimizzazione degli approvvigionamenti e delle tempistiche dei pagamenti;
  • alle strategie innovative nell’intera filiera di gestione e di recupero del credito.

I consistenti flussi di cassa operativi generati in arco Piano e il complessivo miglioramento del capitale circolante, garantiscono un elevato livello di solidità finanziaria con un generale miglioramento degli indicatori economico-finanziari e in particolare con un rapporto PFN/EBITDA previsto in flessione da 3,5x del 2023 a 3,1x nel 2028.

Dividendi in costante aumento in arco piano

Creazione di valore per gli azionisti attraverso un piano di dividendi sostenibile che prevede la distribuzione di oltre 1 miliardo di Euro (per competenza) in arco piano: crescita annua del DPS (Dividend per Share) del +4% da 0,88 Euro per azione del 2023.

Azioni per singole attività

ACQUA: volano di sviluppo per il Paese e punto focale della strategia di ACEA.

ACEA è il primo operatore in Italia nel settore idrico e il secondo in Europa, con competenze innovative e presente lungo tutta la catena del valore. 

La Società intende consolidare e rafforzare la posizione di leadership in un comparto fondamentale per lo sviluppo industriale del Paese, facendo leva sul know-how e sul solido track record di gestione di 10 milioni di abitanti in Italia, con l’opportunità di realizzare grandi opere strategiche a livello nazionale come il raddoppio dell’Acquedotto del Peschiera. Tale progetto rientra tra le dieci opere di interesse nazionale finalizzato a mettere in sicurezza l’approvvigionamento idrico di Roma.

Il Piano prevede, inoltre, un ulteriore presidio e rafforzamento del business idrico nei territori serviti, con un aumento del livello del servizio offerto, attraverso:

  • l’aumento della resilienza dei sistemi idrici;
  • l’ottimizzazione e l’innovazione della gestione delle reti;
  • lo sviluppo dei processi di collettamento e depurazione;
  • la semplificazione della struttura societaria dell’idrico per favorire una maggiore efficienza operativa (tramite una nuova sub-holding).

L’EBITDA del business regolato Acqua Italia è previsto in costante aumento (+7% CAGR 2023- 2028), trainato dalla crescita organica, passando da 0,7 miliardi di Euro del 2023 a 1 miliardo di Euro nel 2028.

La Società punta a realizzare un piano strutturato di investimenti pari a circa 4,7 miliardi di Euro per sviluppare infrastrutture di alta qualità e affidabili che permettano di migliorare ulteriormente l’efficienza operativa nella gestione della risorsa. E’ prevista l’implementazione di tecnologie innovative e processi industriali, con l’obiettivo di ridurre le perdite idriche e creare nuovi impianti idrici e fognari per potenziare il riuso di acque reflue e meteoriche per far fronte ai crescenti fenomeni di alluvioni e siccità. La RAB al 2028 è prevista pari a 6,9 miliardi di Euro (CAGR 2023-2028 +8%).

Elettrico: focus sulla gestione delle reti e su servizi innovativi per i clienti.

ACEA è il secondo distributore in Italia per numero di punti di consegna (POD) gestiti. L’obiettivo della Società è garantire la resilienza della rete e aumentare la qualità del servizio promuovendo la transizione energetica nell’ambito dell’elettrificazione dei consumi e dei grandi servizi di rete. Il Piano prevede:

  • il potenziamento della rete in bassa tensione di Roma per aumentarne la resilienza, la potenza disponibile e la hosting capacity di 800MW;
  • l’ammodernamento della rete in media e bassa tensione per incrementarne la sicurezza tramite diagnostica avanzata, telecontrollo e automazione;
  • la smartizzazione della rete per la gestione dinamica, il controllo sui POD con smart meter 2G e demand response massivo tramite l’intelligenza artificiale e IoT platform;
  • lo sviluppo dell’Illuminazione Pubblica “smart”;
  • il presidio del posizionamento nel commerciale, aumentando la performance e il livello del servizio.

L’EBITDA dell’Elettrico è previsto in costante aumento (+2% CAGR 2023-2028), grazie principalmente agli investimenti di sviluppo, da 0,5 miliardi di Euro del 2023 a 0,6 miliardi di Euro nel 2028. La crescita sarà sostenuta da investimenti pari complessivamente a 2,0 miliardi di Euro in arco piano. La RAB al 2028 è prevista pari a 3,7 miliardi di Euro (CAGR 2023-2028 +6%).

Ambiente: operatore di crescente rilievo nazionale.

ACEA è presente lungo tutta la filiera di trattamento dei rifiuti, con presenza soprattutto sui segmenti con maggiore marginalità. La Società intende consolidare la leadership nel centro Italia mediante:

  • la semplificazione della struttura societaria in cinque filiere di trattamento (Termovalorizzazione, Compostaggio, Discariche e TMB, Selezione e Riciclo Plastica e Rifiuti Industriali);
  • l’ampliamento e il potenziamento di impianti esistenti (WtE, altri impianti);
  • la chiusura del ciclo di trattamento con iniziative EoW (End-of-Waste);
  • il consolidamento della filiera delle plastiche puntando ad un incremento della marginalità anche mediante partnership per assicurare la vendita di prodotti in uscita dagli impianti.

L’EBITDA del business Ambiente è previsto in crescita in arco piano (+13% CAGR 2023-2028), da 84 milioni di Euro del 2023 a 155 milioni di Euro nel 2028. Gli investimenti, pari complessivamente a quasi 500 milioni di Euro, consentiranno l’aumento della capacità di trattamento dei rifiuti. Il volume dei rifiuti trattati è previsto aumentare fino a 2,2 milioni di tonnellate al 2028 (1,8 milioni nel 2023).

Ingegneria: polo ingegneristico di eccellenza

L’obiettivo è creare un polo unico – ACEA Infrastructure – mediante l’integrazione di varie società per la gestione delle grandi opere.

Produzione: operatore altamente focalizzato sulle fonti rinnovabili

ACEA intende aumentare la capacità produttiva di energia da fonti rinnovabili a sostegno dei consumi interni e della riduzione del carbon footprint aziendale rispettando i target SBTi. Si prevede la realizzazione dell’attuale pipeline solare (870 MW di cui 210 MW già autorizzati), anche attraverso partnership con operatori finanziari.

I principi ESG sono alla base di tutte le decisioni di business

In un contesto globale sempre più attento agli impatti ambientali e sociali, prosegue la strategia sostenibile del Gruppo ACEA in linea con gli obiettivi di lungo periodo previsti dall’Agenda 2030 dell’ONU. Circa 5,5 mld€ dei capex industriali previsti in arco piano sono correlati ad ambiti significativi per la sostenibilità e in linea con gli SDG Onu.

L’upgrade da parte della “Carbon Disclosure Project” che ha promosso ACEA tra i leader del contrasto al cambiamento climatico migliorando il rating ad "A-" e il recente impegno nella definizione dei target di riduzione delle emissioni di CO2, che sono stati formalmente validati da SBTi a settembre 2023, rappresentano importanti riconoscimenti dell’impegno continuo della Società nella lotta al climate change, in linea con il percorso di energy transition intrapreso a livello mondiale.

Principali obiettivi:

ENVIRONMENT:

  • Target SBTi di riduzione emissioni da raggiungere entro il 2032 (Scope 1, 2, 3)
  • Focus su funding “green
  • Rafforzamento policy su biodiversità.

SOCIAL

  • Rafforzamento impegno nella tutela e valorizzazione delle persone;
  • Introduzione della valutazione dell’impatto sociale delle iniziative di welfare;
  • Implementazione policy di Gruppo sui diritti umani.

GOVERNANCE

  • Management incentive scheme con focus su ESG;
  • Piena integrazione dei criteri ESG nei processi di Risk e Compliance;
  • Promozione performance ESG lungo la catena di fornitura. 

Palermo: “Pronti a cessioni per crescere”

Il gruppo Acea intende crescere nei prossimi anni anche attraverso un processo di 'asset rotation', "valutando cessioni di asset o nuove partnership, e puntando a reinvestire sempre questa cassa in business redditizi che nell’arco di piano potrebbero portare ad avere un ulteriore potenziale di upside sull’Ebitda". Lo ha affermato l'a.d. del gruppo, Fabrizio Palermo, oggi durante la presentazione agli analisti dei risultati 2023 e del nuovo piano al 2028. Palermo non esclude inoltre "l'eventuale apertura del capitale a soci di business selezionati, mantenendo controllo e gestione operativa". 

I proventi di queste cessioni, aggiunge, verranno allocati su settori core e regolati, su nuove gare e accordi nella gestione del servizio idrico, sulla crescita selettiva all’estero e in nuovi segmenti. Il gruppo Acea ha partecipato alle aste per i clienti del mercato elettrico in uscita dal sistema di maggior tutela, "ma abbiamo ritenuto che sotto certe soglie per quanto ci riguarda diventava meno interessante dal punto di vista economico l'aggiudicazione di questi clienti", ha affermato ancora l'Ad.

"In Italia c'è un percorso verso una progressiva liberalizzazione che sta portando parte dei clienti sul mercato libero - ha detto - le aste hanno portato a valori significativi di sconti per i clienti. Altri evidentemente hanno fatto altre scelte, è chiaro che questo risponde anche a visioni diverse sull'andamento del mercato. Noi abbiamo ritenuto alla luce dei numeri che avevamo di non spingerci oltre certi livelli, avrebbe significato la distruzione di valore, conclude infine Palermo






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