Altro che crisi, l’Italia vende più auto della Francia per la prima volta nella storia - Affaritaliani.it

Economia

Altro che crisi, l’Italia vende più auto della Francia per la prima volta nella storia

Il sorpasso sulla Francia è un segnale importante, ma non racconta una ripresa: dice piuttosto che altrove si è frenato troppo

di redazione economia

Immatricolazioni auto: l’Italia sorpassa la Francia, ma il mercato resta in frenata

Per la prima volta, l’Italia supera la Francia nel numero di auto nuove immatricolate. Nei primi cinque mesi del 2025, secondo le elaborazioni della Fondazione Eni Enrico Mattei (Feem) su dati della Plateforme automobile (PFA) e dell’Associazione dei Costruttori automobilistici europei (Acea), in Italia sono state immatricolate oltre 722.000 vetture, contro poco meno di 673.000 in Francia. Il distacco è netto: circa 50.000 unità, pari a uno scarto del 7%. Un sorpasso storico in un mercato che, fino a oggi, aveva sempre visto la Francia davanti.

Non si tratta però di un boom italiano, ma di una crisi francese ancora più marcata. In Italia, le vendite di auto nuove continuano a stentare. Guardando ai dati del Ministero dei Trasporti, tra gennaio e maggio 2025 la flessione rispetto al 2024 è di poco superiore allo 0,5%. Se si guarda ai volumi del 2019, il crollo è ancora più netto: oltre il 20%. Ma in Francia va peggio. Il calo rispetto ai livelli pre-pandemici arriva al 28%. Solo nei primi cinque mesi dell’anno, le immatricolazioni francesi sono scese dell’8,2% rispetto allo stesso periodo del 2024.

Secondo Antonio Sileo, direttore del programma Sustainable Mobility della Feem, questo sorpasso è il risultato anche delle diverse politiche ambientali. Il riferimento è al sistema del bonus-malus écologique, introdotto in Francia nel 2008 per orientare il settore automotive verso la sostenibilità. Inizialmente pensato come misura neutrale per le finanze pubbliche, negli anni è diventato sempre più rigido: meno incentivi, riservati a un numero sempre più ristretto di modelli elettrici.

E questo approccio ha anche generato un effetto collaterale evidente: un mercato sbilanciato. In Francia, nemmeno l’elettrico riesce a reggere. Le immatricolazioni di auto a zero emissioni, nei primi mesi del 2025, sono calate del 7,1%. Insomme in Italia, il mercato tiene, ma resta debole. Il sorpasso sulla Francia è un segnale importante, ma non racconta una ripresa: dice piuttosto che altrove si è frenato troppo. 

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