Il governatore Visco: "Le banche italiane sono ben patrimonializzate" - Affaritaliani.it

Economia

Il governatore Visco: "Le banche italiane sono ben patrimonializzate"

Le banche, con il nuovo meccanismo di salvataggio, per liberare i bilanci dalle sofferenze, e le nuove regole europee del bail-in, sono al centro del discorso del governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco nel suo intervento al Forex di Torino. Positiva l’intesa con la Commissione Ue sulla garanzia pubblica, ma bisogna correggere al più presto la direttiva sulle risoluzioni bancarie, come già prevede una clausola.

«La ripresa in Italia procede a ritmi in linea con l’area euro, dove la crescita è moderata, ma l’inflazione stenta a riprendersi», sostiene il governatore. Ci sono segnali positivi: negli ultimi mesi i prestiti bancari al settore privato sono tornati a crescere, i prestiti alle famiglie hanno accelerato e dall’estate sono ripartiti i mutui per l’acquisto delle abitazioni e sono saliti. Le esportazioni rallentano, ma si è rafforzato il contributo della domanda interna. E per il 2016 e il 2017 Visco stima un aumento del prodotto interno lordo dell’1,5% annuo.

Nell’introdurre le nuove regole di salvataggio europeo, il cosidetto bail-in, in vigore dal primo gennaio, si è cercato di ottenere due obiettivi, spiega il governatore: mantenere la stabilità finanziaria ma evitare allo stesso l’azzardo morale di chi potrebbe approfittare scommettendo sull’intervento pubblico, come è avvenuto in passato. Dopo l’esperienza della grande crisi globale è prevalso il secondo orientamento. Però così com’è il bail-in non va, perché non si è prestata abbastanza attenzione ai rischi per la stabilità finanziaria nella fase transitoria. Ecco perché il governatore chiede di rivedere la direttiva BRRD (Bank Recovery and Resolution Directive) . La revisione , da avviare entro il giugno 2018,è prevista da una clausola contenuta nella stessa direttiva, ricorda Visco. Che invita però ad accelerare i tempi.

Il governatore di Bankitalia giudica un buon passo avanti l’intesa con la Commissione europea sullo schema di una garanzia pubblica per il debito senior da cartolarizzare, facilitando l’alleggerimento delle sofferenze nei bilanci delle banche italiane . «I mercati hanno reagito in modo altalenante all’annuncio dell’accordo : un’analisi accurata dei suoi contenuti e dei suoi effetti contribuirà a una valutazione positiva spiega». Ma invita anche gli istituti di credito a dedicare sufficienti risorse, proporzionate ai volumi, per affrontare il problema dei crediti deteriorati.

L’Italia sta uscendo dalla peggiore crisi dagli anni ‘30, ma «le banche italiane sono ben patrimonializzate», afferma Visco. «I crediti deteriorati sono ampiamente coperti da svalutazioni e garanzie», aggiunge allontanando il fantasma di nuovi aumenti di capitale. Non una parola da parte del governatore sulle nuove aggregazioni per rafforzare le banche popolari, di cui si è parlato in questi giorni, a cominciare da Bmp e Banco popolare.

Sulla crisi delle quattro banche salvate dal governo con un decreto, la Banca d’Italia ha agito «con attenzione e tempestività nel rispetto delle norme esistenti». La vigilanza della Banca d’Italia ha affrontato negli ultimi 15 anni circa 100 crisi bancarie e la «sequenza di interventi» adottati nei confronti delle 4 in risoluzione (CariFerrara, CariChieti, Banca Marche e Banca Etruria) è stata posta in atto «come in tutti gli altri casi».