Economia

Bonus 200 euro da restituire a fine anno. Scopri se rischi anche tu la beffa

Bonus 200 euro da restituire a fine anno. Chi rischia il boomerang

Bonus 200 euro da restituire a fine anno. Leggendo bene il provvedimento del governo...


Bonus 200 euro da restituire a fine anno? Attenti al boomerang!

Per circa 30 milioni di italiani è in arrivo un bonus 200 euro che nel caso dei lavoratori dipendenti verrà erogato direttamente in busta paga. Ma dal momento che il bonus spetta solamente a chi soddisfa determinati requisiti legati al reddito annuo, e che ciò si saprà solo a fine anno, c’è il rischio concreto che alcuni lavoratori saranno costretti a restituire quanto percepito.

Il bonus 200 euro spetterà solo a coloro che hanno un reddito non superiore a 35 mila euro. Per dipendenti pubblici e privati si prenderà in considerazione il reddito percepito nel 2022 per capire se il diritto al contributo spetta o meno.

L’unica eccezione, come spiegato da Il Sole 24 Ore, riguarda i lavoratori stagionali, per i quali si guarderà al reddito percepito nel 2021 per valutare se il bonus spetta o meno.

Per tutti gli altri si terrà conto del reddito percepito alla fine dell’anno, quindi c’è il rischio - visto che il bonus viene pagato a luglio - che il lavoratore che sfora la soglia dei 35 mila euro di reddito sia costretto a restituire quanto ricevuto.

Esiste quindi il rischio concreto che alcuni lavoratori dovranno restituire, alla fine dell’anno, il bonus 200 euro indebitamente percepito. Come visto sopra, questo vale per coloro che con l’ultima mensilità dell’anno supereranno la soglia dei 35 mila euro.

Come spiega Il Sole 24 Ore, i datori di lavoro erogheranno il bonus in automatico, probabilmente guardando alla certificazione unica del 2021 e limitandosi così a coloro che sono stati al di sotto della soglia dei 35 mila euro suddetti. Tuttavia, in sede di conguaglio di fine anno questi andranno a verificare se effettivamente il reddito percepito nel 2022 è risultato inferiore ai 35 mila e in caso contrario provvedono a recuperare l’importo, probabilmente già nella prima busta paga utile.

Si ripete quanto già succedeva con il bonus Renzi (80 euro), con il rischio di fare affidamento su una certa somma salvo poi doverla restituire in un secondo momento.

Semmai questa modalità di erogazione dovesse essere confermata per alcuni lavoratori il bonus 200 euro potrebbe trasformarsi da occasione d’inizio estate - visto che il pagamento è atteso probabilmente con lo stipendio di luglio - a beffa di fine anno.

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