Economia
Borsa, Europa debole dopo WS. Milano resiste sulla parità. Brilla Stellantis

I mercati continuano a temere che l'aumento dei tassi, già applicato dalla Fed, possa minare ulteriormente la ripresa economica, già fiaccata dalla guerra
Borsa, cresce l'ansia da stagflazione in Europa. A Piazza Affari corre il comparto auto
Cresce l'ansia da stagflazione nelle principali piazze europee: l'inflazione che corre e la crescita economica “scarsa” e in frenata mandano giù i principali listini, facendo aprire l'ultima seduta della settimana all'insegna della prudenza. In questo quadro, a metà seduta, Amsterdam cede l'1,3%, seguita da Parigi a -1,2%, Francoforte che cala dell'1%. Perdono terreno anche Londra a -0,8% e Madrid a -0,6%. Milano è l'unica eccezione positiva che resiste intorno alla soglia della parità (-0,1%).
In particolare, a Piazza Affari il listino auto si muove in rialzo in scia al resto del comparto a livello continentale, con Stellantis (+4%) e Iveco (+2,7%). Tra i bancari, acquisti su Bper (+2,4%), che dovrebbe rilevare Carige (+0,1%) nella prima decade di giugno, e Banco Bpm (+0,3%) dopo una trimestrale oltre le aspettative.
Tonica anche Leonardo (+2,2%) all'indomani di conti sopra le attese, a cui si somma l'aggiudicazione del contratto per la cyber-security dell'Agenzia europea eu-Lisa. In fondo al listino Campari (-3,9%) mentre prosegue la discesa di Moncler (-2,4%) su cui pesano le prospettive del lockdown cinese.
Fuori dal Ftse Mib, strappa Saras (+8,7%), con Mps che scivola sulla trimestrale (-3,5%). Sul fronte valutario, l'euro riprende quota e scambia a 1,0591 dollari (da 1,0531 ieri in chiusura). Tra le materie prime, il gas è scambiato in Europa a 104,5 euro al megawattora (-1,9%) con il petrolio che balza a 110,6 dollari con il Wti (+2,1%) e a 113,3 dollari sul Brent (+2,1 per cento).
Nel complesso, i mercati continuano così a temere che l'aumento dei tassi, già applicato da Fed e BoE, possa minare ulteriormente la ripresa economica, già fiaccata dalla guerra in Ucraina e dalla conseguente crisi energetica. Timori testimoniati alla vigilia dal tonfo degli indici a Wall Street, dal Dow Jones (-3,85%) al Nasdaq (-5,76%), nella sua peggiore giornata da inizio anno, unito al calo i Treasury con i rendimenti sul decennale Usa tornati sopra la soglia simbolica del 3%.
Le vendite, che in queste ore stanno colpendo in particolare i mercati della Cina continentale e Hong Kong, sono legate anche alla conferma dei leader di Pechino delle rigide misure contro la diffusione del virus ribattezzate 'Covid Zero', che aumentato le preoccupazioni per un ulteriore rallentamento dell'economia cinese, ma si è salvata Tokyo +0,7%. Nell'attesa, si registra una forte contrazione, oltre le attese, della produzione industriale in Germania a marzo (-3,9%) mentre sul fronte macro dagli Usa arriverà il rapporto sull'occupazione di aprile, dato-chiave per valutare lo stato di salute dell'economia statunitense.