Cina, stop all'acquisto dei chip Nvidia per l'IA. Addio a un mercato da centinaia di miliardi di dollari? Il titolo soffre in Borsa - Affaritaliani.it

Economia

Ultimo aggiornamento: 14:24

Cina, stop all'acquisto dei chip Nvidia per l'IA. Addio a un mercato da centinaia di miliardi di dollari? Il titolo soffre in Borsa

Il provvedimento arriva a pochi giorni dalle accuse mosse da Pechino a Nvidia circa presunte violazioni della normativa antitrust

di Filippo Santi

Cina, "Ft": "Regolatori hanno ordinato stop agli acquisti di chip per l'Ia di Nvidia"

L'Amministrazione cinese per il cyberspazio avrebbe ordinato ad alcune delle principali aziende tecnologiche del Paese di interrompere l'acquisto dei chip per l'intelligenza artificiale prodotti da Nvidia e di annullare eventuali ordini gia' in corso, nel quadro di una piu' ampia strategia volta a ridurre la dipendenza dalla tecnologia statunitense.

Lo riferisce il "Financial Times", citando fonti a conoscenza della vicenda. La direttiva dell'agenzia di regolamentazione ha interessato gruppi come ByteDance e Alibaba, cui sarebbe stata ordinata la cancellazione dei test e degli ordini relativi al chip Rtx Pro 6000D, l'ultima versione sviluppata da Nvidia per il mercato cinese.

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Il provvedimento arriva a pochi giorni dalle accuse mosse da Pechino a Nvidia circa presunte violazioni della normativa antitrust, segnando un'ulteriore escalation nella guerra commerciale e tecnologica con Washington. Le azioni di Nvidia hanno registrato un calo vicino al 2 per cento nelle contrattazioni pre-apertura negli Stati Uniti.

Nei giorni scorsi, la stampa internazionale aveva imputato la debole domanda di chip Rtx6000d in Cina alle prestazioni del modello, ritenuto troppo costoso e meno potente del modello Rtx5090, vietato dagli Stati Uniti in Cina ma reperibile sul mercato grigio a meno della meta' del prezzo dell'Rtx6000d, cioe' a circa settemila dollari.

Come riferito dal quotidiano "South China Morning Post", edito a Hong Kong, giganti della tecnologia cinese come Alibaba, Tencent e ByteDance sarebbero inoltre in attesa di chiarimenti sull'evasione degli ordini per il chip H20 di Nvidia.

L'azienda statunitense ha ottenuto nuovamente l'autorizzazione a vendere il chip H20 in Cina a luglio, ma le spedizioni non sono ancora riprese. Le aziende cinesi sperano anche che il B30a di Nvidia, un'unita' di elaborazione grafica (Gpu) molto piu' potente dell'H20, venga approvato da Washington.

Le tensioni sul fronte tecnologico tra Cina e Stati Uniti si sono riaccese il 15 settembre, quando le autorita' antitrust di Pechino hanno annunciato un'indagine contro Nvidia per violazioni della legge antimonopolio, una mossa definita dal segretario al Tesoro Usa Scott Bessent "dal tempismo discutibile".

L'annuncio e' infatti arrivato a margine dei colloqui commerciali tenuti dalle delegazioni dei due Paesi a Madrid, al termine dei quali e' stato raggiunto un "consenso di principio" su un'intesa che riguarda TikTok, la riduzione delle barriere agli investimenti e la promozione della cooperazione commerciale ed economica. A confermarlo e' stato il capo negoziatore per il commercio internazionale del ministero del Commercio di Pechino, Li Chenggang, presente in Spagna assieme al vicepremier He Lifeng e a Bessent.

Secondo Li, le due parti hanno avuto "scambi franchi e approfonditi" e hanno raggiunto Il funzionario cinese ha precisato che si tratta di risultati "conquistati con difficolta'" e ha invitato Washington a non continuare a "opprimere le imprese cinesi".