Di Maio non cede a Putin: “Non paghiamo in rubli e il gas arriva lo stesso" - Affaritaliani.it

Economia

Di Maio non cede a Putin: “Non paghiamo in rubli e il gas arriva lo stesso"

"Rafforzeremo il nostro piano di sicurezza energetico per arrivare a un tetto massimo dei prezzi", aggiunge il ministro degli Esteri

Gas, Di Maio: “Paghiamo in euro, i rubli violano contratto”

"La richiesta di pagare il gas in rubli è una violazione del contratto". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, a margine di un incontro al Consiglio d'Europa. "A livello europeo stiamo decidendo sulla richiesta, che è una violazione contrattuale della Russia del pagamento del gas in rubli. La Commissione europea e il Consiglio europeo prenderano una decisione ma e' chiaro ed evidente che, come hanno detto alcuni stati membri, i nostri contratti prevedevano il pagamento in euro e noi vogliamo pagare in euro".

"Noi rafforzeremo il nostro piano di sicurezza energetico e insieme fare in modo che a livello europeo si costruiscano le condizioni per un tetto massimo al prezzo del gas". ha affermato il ministro. "Con gli accordi negoziamo quantità - continua Di Maio -, ma dove si indicizza il prezzo del gas in Europa, la Ue deve scegliere tra speculazioni finanziarie e tutele della famiglia e delle imprese. Noi scegliamo di tutelare famiglie europee e imprese europee a fronte Di una speculazione dei prezzi che non ha senso".

"Ad oggi tutte le forniture di gas dalla Russia all'Italia continuano ad andare avanti regolarmente". Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a margine di un incontro al Consiglio d'Europa. Di Maio ha ricordato che dall'inizio del conflitto "abbiamo costruito un piano nazionale di sicurezza energetica", con viaggi del ministro e del premier Draghi in diversi paesi, dall'Algeria al Congo, passando per Qatar e Angola "per evitare ricatti sul gas".

Guerra Russia-Ucraina, Di Maio: "Ci aspettiamo che Mosca espella gli italiani"

"Abbiamo espulso 30 diplomatici russi per motivi di sicurezza nazionale, coordinandoci con gli altri paesi alleati, e la Russia sta rispondendo con espulsioni di funzionari e diplomatici in molti paesi, l'ultimo e' stata la Germania. Noi ci aspettiamo l'espulsione nei prossimi giorni da parte della Russia di nostri diplomatici ma il canale con la Russia deve restare e restera' aperto". Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi di Maio a margine Di un colloquio al Consiglio d'Europa. "Dobbiamo lavorare per un negoziato che arrivi ai punti focali delle richieste Di entrambi, partendo dalla disponibilita' dell'Ucraina e che Zelensky ha gia' dato. Ora Putin deve dimostrare Di volere la pace, le condizioni per il negoziato e il cessate il fuoco ci sono".

Di Maio: "Armi all'esercito ucraino solo per difenderci"

"Non parlerei Di tensioni" nella maggioranza, "è stata posta una questione sull'articolo 51 delle Nazioni Unite che parla del diritto alla legittima difesa dei popoli e dei Paesi e tutto quello che abbiamo fatto come governo si fondera' sempre sul diritto alla legittima difesa del popolo ucraino". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, rispondendo a una domanda dei giornalisti sulle divisioni nella maggioranza rispetto alla guerra tra Russia e Ucraina.

"Siamo in guerra da due mesi per un'azione unilaterale della Russia, in questi due mesi non abbiamo mai smesso e non smetteremo Di cercare e trovare una soluzione diplomatica, politica alla crisi. Ma per arrivare alla pace bisogna essere in due e Putin non sta dimostrando Di volere la pace. Il nostro obiettivo - ha assicurato Di Maio - e' percorrere la strada stretta, in salita, del negoziato anche sostenendo la Turchia e ci siamo proposti nel gruppo Di paesi garanti della neutralita' dell'Ucraina. Nei limiti del mandato del Parlamento italiano abbiamo dato supporto finanziario, umanitario e anche all'esercito ucraino per difenderci. Ma l'articolo 51dell'Onu, sulla legittima difesa, resta il faro per garantire la sovranita' e l'integrita' dell'Ucraina".

Di Maio: "Petrocelli si dimetta da presidente degli Esteri"

"Io credo che Vito Petrocelli debba considerare la situazione e dimettersi da presidente della commissione Esteri del Senato". Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a margine Di un incontro al Consiglio d'Europa. "L'Italia, il governo e il Parlamento hanno condannato l'invasione russa - ha ricordato il ministro Di Maio -. Poi si possono valutare le soluzioni per raggiungere la pace, ma che si utilizzi il simbolo che piu' rappresenta l'efferatezza Di questa guerra, la Z, addirittura durante la Festa della Liberazione e' una repnsabilita' politica molto alta. C'e' una richiesta unanime dei gruppi parlamentari Di dimissioni, non bisogna aspettare i meccanismo parlamentari, c'e' un tema politico" ha concluso.

 

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