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Economia
Ex-Ilva, Sace mette a disposizione 220 milioni di garanzia per i fornitori

Ex-Ilva, Sace mette a disposizione 220 milioni di garanzia per i fornitori

Con due linee di finanziamento per un totale di 220 milioni di euro, Sace interviene nella crisi delle Acciaierie d'Italia in amministrazione straordinaria e del suo indotto, quest'ultimo fermo da gennaio a causa dei debiti accumulati durante la gestione precedente da parte di ArcelorMittal. Le due iniziative, annunciate da Sace, sono volte a garantire la liquidità e la continuità delle Acciaierie d'Italia in amministrazione straordinaria e della rete di fornitori. La prima linea di finanziamento, pari a 100 milioni di euro, riguarda la cessione dei crediti che le Acciaierie d'Italia hanno nei confronti dei propri clienti. Sace anticiperà i pagamenti consentendo ad Acciaierie d'Italia di disporre di risorse immediate per le necessità più urgenti. Lo scrive Il Sole 24 Ore.

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La seconda linea di finanziamento, di 120 milioni di euro, è destinata ai fornitori, consentendo a Sace di acquistare i crediti che essi hanno nei confronti delle Acciaierie d'Italia, contribuendo così a migliorare la liquidità dell'intera catena di approvvigionamento. Sace ha dichiarato di aver coordinato attentamente queste iniziative per garantire coerenza con il quadro dell'amministrazione straordinaria. Queste decisioni sono state prese dopo l'approvazione del decreto 4/2024 sull'amministrazione straordinaria, che prevede un prestito ponte di 320 milioni di euro concesso dal Ministero dell'Economia all'ex Ilva, un provvedimento attualmente sottoposto all'attenzione della Commissione Europea. La Commissione UE, attraverso il commissario europeo alla Concorrenza, Margrethe Vestager, ha dichiarato di dover raccogliere ulteriori informazioni prima di prendere una decisione definitiva in merito al prestito. Per quanto riguarda le iniziative di Sace, le imprese intendono valutarle attentamente. 

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Tuttavia, l'acquisizione diretta dei crediti da parte di Sace è considerata un passo avanti positivo, secondo Salvatore Toma, presidente di Confindustria Taranto. Nel frattempo, le aziende si preparano ad affrontare la gestione dei vecchi crediti e l'avvio di nuovi ordini sotto la supervisione degli amministratori straordinari. Il Tribunale di Milano ha dichiarato lo stato di insolvenza per tre controllate di Acciaierie d'Italia, evidenziando l'impossibilità di onorare i debiti accumulati a causa della situazione finanziaria critica.






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