G7, esordio difficile per Conte. Dazi, summit a rischio rottura - Affaritaliani.it

Economia

G7, esordio difficile per Conte. Dazi, summit a rischio rottura

Lo schiaffo di Trump al G7 in Québec: lascerà il vertice in anticipo per volare da Kim Jong un a Singapore

di Andrea Deugeni
twitter11@andreadeugeni

Non è un esordio internazionale semplice quello che da oggi attende il premier Giuseppe Conte al G7 di Charlevoix, in Canada. Catapultato in una sola settimana dalle aule dell'università di Firenze al tavolo dei leader mondiali, il presidente del consiglio avrà gli occhi puntati su di lui per l'etichetta di essere premier di un governo euro-scettico, "populista" e aperturista verso la Russia di Vladimir Putin. In più da Roma Matteo Salvini ha dettato la linea e smarcato l'Italia dall'Ue sulla contrarietà totale ai dazi imposti da Donald Trump: "Le politiche commerciali - afferma il vicepremier - vanno ristudiate. L'Italia è una potenza che esporta e quindi va protetto il Made in Italy e credo che le politiche di Trump siano soprattutto per arginare la prepotenza tedesca. L'Italia non deve subire nè l'una nè l'altra manovra".

Usa: in copertina Time magazine Trump vestito da re (foto in alto)

Time magazine dedica nuovamente la sua copertina a Donald Trump e nell'ultima edizione pubblica in prima una illustrazione che vede il presidente degli Stati Uniti vestito da re. Trump è raffigurato davanti ad uno specchio che riflette la sua immagine con corona e mantello da monarca. In copertina vengono richiamati i servizi interni con focus sul 
presidente, fra cui uno relativo all'inchiesta sul cosiddetto 
Russiagate guidata dal procuratore speciale Robert Mueller. 

Sulle barriere commerciali l'Italia è ufficialmente schierata con l'Ue e Conte per ovvi motivi di tempo è partito dall'Italia con il dossier preparato dai diplomatici del governo Gentiloni.

In più, il clima fra i partecipanti non è dei migliori. A poche ore dall'apertura dei lavori, infatti Trump è tornato all'attacco sui dazi e ha fatto sapere che salterà gran parte della seconda giornata: il presidente statunitense partirà a metà mattinata sabato - ha fatto sapere lo staff presidenziale - subito dopo la riunione su parità di genere e empowerment delle donne che è il primo appuntamento della giornata conclusiva e prima della sessione sui cambiamenti climatici, saltando così anche i tavoli sulle energie pulite e quella sugli oceani (alle quali parteciperanno invece i leader di dodici Paesi invitati al tavolo dei Grandi del Mondo). Ma anche prima della foto di famiglia così come indicata da programma e del momento dedicato alle eventuali conferenze stampa.

"Il presidente Trump lascerà il vertice del G7 a Charlevoix alle 10.30 di sabato, dopo la sessione sull'empowerment delle donne", ha comunicato la portavoce della Casa Bianca Sarah Sanders. "Il presidente viaggera' direttamente verso Singapore dal Canada in vista del suo incontro, martedi', con il leader nordcoreano Kim Jong Un. - ha continuato -. Lo sherpa per il G7 e vice assistente del presidente per gli affari economici internazionali, Everett Eissenstat, rappresenterà gli Stati Uniti per le rimanenti sessioni del G7". Una puntualizzazione di programma che giunge in serata a Washington e dopo una serie di tweet con cui Trump risponde a distanza al presidente francese Emmanuel Macron e il primo ministro canadese Justin Trudeau.

Entrambi nelle scorse ore avevano manifestato il loro disappunto per la decisione di Trump sull'imposizione di dazi. Macron - il cui bromance con Trump durante la recente visita di Stato negli Usa sembra in questo frangente un'immagine lontana - su Twitter aveva messo nero su bianco il suo pensiero alla vigilia del G7: "Al presidente americano può non dispiacere rimanere isolato, ma nemmeno a noi dispiace firmare un accordo a 6 se necessario. Perchè questi 6 paesi rappresentano valori, rappresentano un mercato economico sostenuto dal peso della storia e che e' adesso una vera forza internazionale". Trudeau - che ospita il G7 - non era stato da meno, affermando in conferenza stampa proprio con Macron: "Difenderemo le nostre industrie e i nostri lavoratori" e "mostreremo al presidente degli Stati Uniti che le sue azioni inaccettabili stanno danneggiando i suoi stessi cittadini".

La risposta di Trump non si era fatta attendere, su Twitter e a stretto giro, in un botta e risposta a distanza: "Si dica per favore al primo ministro canadese Trudeau e al presidente francese Macron che loro fanno pagare agli Stati Uniti dazi enormi e creano barriere non-monetarie. il surplus commerciale dell'Ue è di 151 miliardi di dollari, e il Canada tiene i nostri agricoltori e altri fuori. Impaziente di vederli domani", ha scritto Trump. Quindi l'attacco mirato al premier canadese: "Il primo ministro Trudeau che è così indignato, chiamando in causa il rapporto che Usa e Canada hanno avuto per molti anni e tutta una serie di altre cose... ma non menziona il fatto che ci fanno pagare fino al 300% sui prodotti lattieri - danneggiando i nostri agricoltori, uccidendo la nostra agricoltura!".