Economia

Guerra Ucraina, 40% energia italiana ostaggio di Putin. Allarme agricoltura

Le minacce del Cremlino spaventano l'Italia. Soprattutto a livello economico, vista la forte dipendenza dal gas russo. E anche l'agricoltura è in allarme

Guerra Ucraina, Italia minacciata dalla Russia: allarme rosso energia

Le minacce del Cremlino al ministro Lorenzo Guerini e all'Italia possono avere serie ripercussioni sul nostro paese, a partire da quelle economiche. Come spiega il Giornale, preoccupano soprattutto "da una parte la dipendenza dalle forniture di gas russo al 40%, dall’altra l’effetto domino nella catena degli approvvigionamenti da Russia e Ucraina sulle materie prime: «Non è facile andare su altri Paesi a recuperare queste forniture», avverte il direttore generale dell’Agenzia Ice, Roberto Luongo. Si parla non solo di energia ma anche di metalli ferrosi, fertilizzanti, grano".

E sono già nere le nubi sulla ripresa, spiega sempre il Giornale: "minore crescita e inflazione alta +6,1% su base annua, secondo le stime che fa Confcommercio nella congiuntura di marzo, fanno temere per la tenuta della ripresa. Gli effetti sulla spesa delle famiglie, secondo l’associazione, sono calcolati 1.826 euro in più all’anno: 1.220 euro per luce e gas, 320 euro per carburanti, 286 euro per alimentari e altri beni essenziali".

Minacce Russia all'Italia, conseguenze gravi anche per l'agricoltura

Ma la guerra in corso in Ucraina potrebbe provocare conseguenze a lungo termine anche per l'agricoltura italiana. A spiegarlo all'AGI è il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, intervenuto a LetExpo, la fiera del trasporto e della logistica sostenibile a Verona. "Per anni - sottolinea Prandini - abbiamo avuto un sistema europeo spinto dalla logica della globalizzazione accelerata, che ci ha fatto puntare spesso sulla delocalizzazione di produzioni e aziende. Una logica sbagliata e fallimentare. In Europa abbiamo avuto dei sostegni contributivi erogati quando le imprese non producevano".

Adesso, con la guerra scatenata dalla Russia, "capiamo l'importanza di essere aperti ma senza delocalizzare risorse e settori strategici". Insomma, secondo Prandini, "l'Italia deve puntare ad aumentare la sua autosufficienza produttiva". La guerra tra Mosca e Kiev penalizza le filiere di grano e mais, ma non per quello che si pensa. "Da questi due Paesi - sottolinea il presidente della Coldiretti - importiamo il 5% di grano tenero e il 18-20% di mais. Sugli aumenti di pasta e pane il vero problema non è il grano, ma il boom del costo energetico, che impatta anche sul settore dei fertilizzanti, dove Russia e Ucraina sono tra i maggiori produttori al mondo".

In questo campo "gli aumenti dei concimi chimici sono già superiori al 180%. E c'è un rischio approvvigionamento". E poi "è vero che importiamo poco in termini percentuali sul grano tenero da Russia e Ucraina, ma sono il terzo produttore mondiale quindi la situazione va a incidere su altri mercati e, di riflesso, sul nostro". Dallo sblocco dei terreni agricoli 'a riposo', decisa dall'Ue, Coldiretti ha "stimato che si può recuperare un milione di ettari di superficie, su 12 milioni totali di terre coltivabili". Poi creando "dei bacini di accumulo dell'acqua, nell'arco di 6-7 anni possiamo pensare di arrivare a una buona autosufficienza dall'estero". Ora, conclude Prandini, "bisogna sfruttare il Pnrr" e "incentivare la capacità produttiva, investendo su temi come digitalizzazione, agricoltura di precisione, cisgenetica e Nbt". 

Leggi anche: 

" Guerra, "Esercito italiano pronto a difendere confini e democrazia"

Ucraina, rischio poliomielite, tubercolosi, HIV. Bomba parallela alla guerra

Green Pass e limitazioni, l’agonia continua per un altro mese

Guerra Ucraina, India e Brasile contro la Russia all'Aja per motivi diversi

L'Italia dei Giganti: George Labrinopoulos racconta i grandi degli anni 80-90

Usa, nuovo caso George Floyd: uomo morto nelle mani della polizia. VIDEO

Enel, lanciato l'innovativo sistema di stoccaggio "Second Life"

Edilizia, l’Italia è in ritardo sulla sicurezza antincendio?

"Sviluppo e Sostenibilità nel PNRR": Istituzioni e imprese a confronto a Roma