Economia
I Millennials ereditano miliardi, ma per la gestione del patrimonio si fidano più di TikTok che dei consulenti
Le nuove generazioni non si fidano più dei classici consulenti finanziari. Preferiscono invece informarsi su TikTok, Instagram e dai cosiddetti “finfluencer”: quelli che parlano di soldi sui social

Millennial e Gen Z preferiscono i social ai consulenti: il wealth management rischia di perdere 83.500 miliardi
Il cambio generazionale tra Baby Boomer (ormai vecchietti) e i loro figli, Millennials o Gen Z, che siano potrebbe rappresentare un problema per le società cosiddette di wealth management, ossia di gestione patrimoniale dato che le nuove generazioni sono più propense, almeno secondo uno studio di Capital Group che ha circa 2,8 miliardi di dollari di asset in gestione, a rivolgersi ai social media e ai "fin- influencer" per consigli d'investimento (27%) rispetto ai tradizionali consulenti finanziari (18%).
All'orizzonte comunque c'è una certezza. Ossia un imponente trasferimento di ricchezza che porterà al passaggio di 83.500 miliardi di dollari nei prossimi vent’anni, dando origine a una nuova generazione di milionari. Il trasferimento avverrà in tre fasi: il 30% degli riceverà un’eredità entro il 2030, il 63% entro il 2035 e l’84% entro il 2040. “Il grande trasferimento di ricchezza sarà un momento cruciale per il settore. Nonostante la ricchezza globale sia in crescita, l’81% degli eredi intende cambiare società di gestione entro uno o due anni dalla ricezione dell’eredità. Perdere questi clienti rappresenta un rischio significativo,” ha detto Dario Patrizi, Financial Services Director di Capgemini in Italia.
Inoltre, secondo la ricerca, già menzionata e condotta da Capital Group le famiglie con un patrimonio netto elevato a livello globale starebbero accelerando il trasferimento di ricchezza ai propri eredi. Lo studio ha coinvolto 600 individui con un patrimonio netto elevato in Europa, Asia-Pacifico e Stati Uniti, con l'obiettivo di analizzare il loro approccio all'utilizzo dell'eredità e alla pianificazione successoria. "Si stima che nei prossimi decenni saranno trasferiti migliaia di miliardi di dollari dai Baby Boomer alle generazioni più giovani negli Stati Uniti, in Europa e nei Paesi asiatici sviluppati. I Millennial e la Generazione Z stanno ricevendo eredità più consistenti in età più giovane e potrebbero trarre vantaggio dalle conoscenze del mercato e dalla prospettiva di investimento a lungo termine di un consulente finanziario- ha spiegato Guy Henriques presidente di Capital Group Europa e Asia. Quasi la metà (47%) dei titolari di patrimoni oggetto dello studio ha ereditato direttamente dai propri nonni, con una maggioranza (55%) che ha ricevuto tra 1 e 25 milioni di dollari.
Da segnalare inoltre che tre quarti dei titolari di patrimoni ha dichiarato difficoltà nella comunicazione della pianificazione successoria: il 61% dichiara di affidarsi ad avvocati e il 49% a commercialisti per gestire le questioni in materia di successione, mentre solo il 20% circa ricorre a consulenti finanziari. Al contrario, i titolari di patrimoni in Italia riferiscono di rivolgersi più spesso a familiari o amici per la pianificazione successoria (66%).Il 79% non lascerà indicazioni specifiche su come utilizzare l'eredità. Gli eredi dell'area asiatica intervengono ancora meno (82%) sul fronte della pianificazione successoria rispetto a quelli europei (77%) e statunitensi (77%).La ricerca evidenzia che il denaro ereditato spesso rimane inutilizzato o sottoutilizzato. In media, solo il 22% del capitale ereditato viene investito in fondi comuni e l'11% in fondi pensione .Il 60% dei titolari di patrimoni non è soddisfatto del modo in cui ha utilizzato la propria eredità e un terzo si rammarica di aver investito troppo poco.