Istat, 30mila occupati in più a gennaio. Disoccupazione giovanile in calo - Affaritaliani.it

Economia

Istat, 30mila occupati in più a gennaio. Disoccupazione giovanile in calo

Lavoro: Istat, +30.000 occupati a gennaio, +236.000 su anno

Lavoro: Istat, +30.000 occupati a gennaio, +236.000 su anno

 

Saldo positivo per gli occupati a gennaio. Il dato, informa l'Istat, risulta in crescita dello 0,1%, pari a 30.000 unita', rispetto a dicembre. L'aumento dell'occupazione a gennaio riguarda gli uomini e si concentra tra gli ultracinquantenni. Aumentano, in questo mese, i lavoratori a tempo indeterminato e gli indipendenti, mentre calano i lavoratori a termine. Il tasso di occupazione e' pari al 57,5% (+0,1 punti percentuali rispetto a dicembre). Su base annua, a gennaio si conferma la tendenza all'aumento del numero di occupati (+1,0% su gennaio 2016, pari a +236mila). La crescita riguarda sia i lavoratori dipendenti (+193mila, di cui +136mila a termine e +57mila permanenti) sia gli indipendenti (+43mila) e coinvolge entrambe le componenti di genere, concentrandosi tra gli ultracinquantenni (+367mila) e i giovani 15-24enni (+27mila).

 

Tutti i dati dell'Istat sul mondo del lavoro

 

Rileva l'Istat, nel periodo novembre-gennaio si registra un aumento degli occupati rispetto al trimestre precedente (+0,2%, pari a +37mila). La crescita riguarda gli uomini ed e' particolarmente accentuata tra gli ultracinquantenni. Segnali di crescita si rilevano su base trimestrale per dipendenti a termine e indipendenti, mentre sono stabili i dipendenti permanenti. Al netto dell'effetto della componente demografica, le variazioni tendenziali dell'occupazione risultano positive in tutte le classi di eta' e si conferma il ruolo predominante degli ultracinquantenni nello spiegare la crescita degli occupati, anche per effetto dell'aumento dell'eta' pensionabile.

 

Lavoro: Istat, disoccupazione ferma a 11,9%, cala per giovani

 

A gennaio il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, cioe' la quota di giovani disoccupati sul totale di quelli attivi (occupati e disoccupati), e' pari al 37,9%, in calo di 1,3 punti percentuali rispetto al mese precedente. Dal calcolo del tasso di disoccupazione sono per definizione esclusi i giovani inattivi, cioe' coloro che non sono occupati e non cercano lavoro, nella maggior parte dei casi perche' impegnati negli studi.

L'incidenza dei giovani disoccupati tra 15 e 24 anni sul totale dei giovani della stessa classe di eta' e' pari al 10,1% (cioe' poco piu' di un giovane su 10 e' disoccupato). Tale incidenza risulta in calo di 0,6 punti percentuali rispetto a dicembre. Il tasso di occupazione dei 15-24enni rimane stabile, mentre quello di inattivita' cresce di 0,6 punti.

La stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni nell'ultimo mese continua a diminuire (-0,3%, pari a -42 mila), confermando il trend di crescita della partecipazione al mercato del lavoro che caratterizza gli ultimi tre anni. Il calo, spiega l'istituto di ricerca, interessa gli uomini e tutte le classi di eta' (a eccezione dei 15-24enni). Il tasso di inattivita' e' pari al 34,6%, in calo di 0,1 punti percentuali su dicembre. Nel periodo novembre-gennaio all'aumento degli occupati si accompagna la crescita dei disoccupati (+2,5%, pari a +74mila) e il calo degli inattivi (-1,0%, pari a -136mila).

Su base annua, a gennaio crescono i disoccupati (+4,2%, pari a +126mila) e calano gli inattivi (-3,3%, pari a -461mila).