La Fed temporeggerà sui tassi. La Yellen teme la tempesta cinese - Affaritaliani.it

Economia

La Fed temporeggerà sui tassi. La Yellen teme la tempesta cinese

di Andrea Deugeni
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@andreadeugeni

Secondo Giovanni Landi, fondatore di Anthilia Capital Partners, ex vicepresidente di Assogestioni con una lunga carriera nel gruppo Intesa, intervistato da Affaritaliani.it giovedì la Federal Reserve non toccherà i tassi d'interesse americani. Ecco perché.

Qual è il sentiment prevalente fra gli operatori dei mercati finanziari sull'esito del prossimo Fomc della Federal Reserve in programma domani e dopodomani?
"Io spero che la Fed alzi il costo del denaro (ora al minimo storico, fermo dal 2008 fra lo 0 e lo 0,25%, ndr), anche se dubito che il presidente della Janet Yellen si muoverà in tal senso".

Perché?
"La Fed deve iniziare ad alzare i tassi d'interesse, perché ci troviamo in una situazione di bolla di liquidità con buone condizioni economiche. La banca centrale americana rischia di essere in ritardo, ma visto che la Yellen è una monetarista convinta, non credo che invertirà il verso della sua politica monetaria espansiva. Oggettivamente, ora, l'inflazione non è presente negli Stati Uniti anche se il lavoro inizia ad essere caratterizzato da un buon trend. Il numero uno della Fed teme che iniziare a rialzare il costo del denaro ora, anche se a piccoli passi, possa creare dei turbamenti a livello globale. Sarebbe necessario agire, ma alla fine dal punto di vista razionale è molto probabile che la Yellen decida di non agire".

Allora le pessime condizioni dei Paesi emergenti e il soft landing della Cina peseranno sul decision making della Fed...
"Il dato principale è che in America i prezzi non crescono e l'inflazione è una delle guidance che ha la Fed. Senza un aumento dei prezzi, non c'è bisogno di incrementare i tassi d'interesse. Il rischio è che, in una situazione di questo genere in cui il Paese sta raggiungendo una condizione di piena occupazione e con il costo delle materie prime così basso, basta un'impennata delle commodity perché l'inflazione torni a crescere. A quel punto, sarebbe in ritardo la Fed ad alzare, rischiando poi di stare sotto la curva dei tassi che le scapperebbero di mano".

Se slitta la finestra di settembre, è probabile però che la Yellen aumenti il costo del denaro entro la fine dell'anno...
"Lo farà sicuramente se, da qui alla fine 2015, non scoppieranno situazioni drammatiche. Più in là si va, sic stantibus, come si scrive nei libri di economia, peggio è. Poi la Fed dovrà fare rialzi più marcati. Un conto, però, è procedere con graduali e numerosi aumenti del costo del denaro. Un altro è farne pochi ma grossi, scioccanti per il mercato".