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Economia
Mediase, Corte Madrid sospende Mfe. Il Biscione: "Ripresenteremo il progetto"

Il tribunale di Madrid ha rigettato il ricorso di Mediaset Espana e confermato quindi la sospensione cautelare, decisa a ottobre scorso accogliendo un'istanza di Vivedi, del progetto Mfe.

La richiesta legale di Vivendi accolta dalla magistratura spagnola "ha causato un grave danno a Mediaset, alla controllata spagnola Mediaset Espana, a tutti gli azionisti delle due società oltre che a tutto il sistema televisivo europeo", commenta una nota del 'Biscione' che aggiunge: "Poiché la nascita di nuovo broadcaster paneuropeo è oggettivamente resa sempre più indispensabile dal nuovo scenario economico, Mediaset ripresenterà al più presto su nuove basi l’operazione Mfe". 

Mediaset: Corte Madrid sospende Mfe

Mediaset ribadisce nella nota che "il tentativo di Vivendi di bloccare la strada all’unione delle forze di importanti player tv internazionali fosse puramente strumentale è noto a tutti". Un 'tentativo' che, secondo la società della famiglia Berlusconi, "non si è fermato nemmeno dopo l’emergenza sanitaria che ha gravemente colpito il settore televisivo europeo. Uno stop da cui le aziende avrebbero voluto reagire ripartendo subito grazie allo slancio di Mfe". 

Per Mediaset, "che l’azione legale spagnola fosse solo una manovra dilatoria è dimostrato da unacircostanza singolare: la scelta effettuata da Vivendi di acquistare in extremis solo l’1% delle azioni di Mediaset Espana e di averlo fatto con intenti pretestuosi solo “dopo” l’annuncio del progetto di fusione che ha poi sùbito contestato". 

Mediaset si dice sicura che il "disegno" di Vivendi di nuocerla "non andrà a buon fine: poiché la necessità di un’unione televisiva europea è resa ancora più urgente dalla crisi di mercato generata dal Covid, Mediaset proseguirà nel progetto di sviluppo internazionale che verrà presto ripresentato seguendo una nuova strada. Con un assetto che garantisca sempre gli indispensabili vantaggi industriali e assicuri una governance solida e definita. In modo da evitare tranelli e capricci di chi è interessato solo a manovre finanziarie strumentali".

Gruppo Mediaset:  "Ripresenteremo operazione Mfe su nuove basi"

"Poiché la nascita di nuovo broadcaster paneuropeo è oggettivamente resa sempre più indispensabile dal nuovo scenario economico, Mediaset ripresenterà al più presto su nuove basi l'operazione Mfe-Mediaforeurope". Lo comunica Mediaset, dopo che la Corte di Madrid ha confermato la sospensione cautelare del progetto Mfe.

"La richiesta legale di Vivendi accolta oggi dal Tribunale di Madrid ha causato un grave danno a Mediaset, alla controllata spagnola Mediaset Espana, a tutti gli azionisti delle due società oltre che a tutto il sistema televisivo europeo", si sottolinea dal gruppo di Cologno Monzese. "Che il tentativo di Vivendi di bloccare la strada all'unione delle forze di importanti player tv internazionali fosse puramente strumentale - si sottolinea - è noto a tutti. Un tentativo che non si è fermato nemmeno dopo l'emergenza sanitaria che ha gravemente colpito il settore televisivo europeo. Uno stop da cui le aziende avrebbero voluto reagire ripartendo subito grazie allo slancio di Mfe-Mediaforeurope".

Mediaset: "Da Vivendi grave danno a sviluppo sistema televisivo europeo"

Per Mediaset, invece, "è stato perso tempo prezioso per la sequenza di ricorsi e appelli lanciati da Vivendi subito dopo il tentativo di scalata a Mediaset avvenuto nel dicembre 2016. Una strada che persino l'ultima sentenza Tribunale di Milano (28 maggio 2020) ha giudicato effetto di un interesse concorrenziale teso a bloccare il progetto europeo di Mediaset di cui, viceversa, la Corte ha pienamente riconosciuto il fondamento".

Secondo il gruppo televisivo che fa capo alla famiglia Berlusconi "che l'azione legale spagnola fosse solo una manovra dilatoria è dimostrato da una circostanza singolare: la scelta effettuata da Vivendi di acquistare in extremis solo l'1% delle azioni di Mediaset Espana e di averlo fatto con intenti pretestuosi solo 'dopo' l'annuncio del progetto di fusione che ha poi subito contestato. A quale scopo entrare in un'azienda se non si è d'accordo con le sue strategie?".

Un gesto, secondo Mediaset, "irrazionale che fa il paio, in Italia, con la rinuncia del gruppo francese a esercitare il diritto di recesso in ragione del proprio disaccordo sulla costituzione di Mfe-Mediaforeurope. Anche il Tribunale di Milano ha segnalato che il gruppo francese era nelle condizioni di esercitare il recesso, tutela a cui Vivendi ha invece deciso di rinunciare con l'obiettivo di intralciare i destini futuri di Mediaset cercando di trarre benefici dai danni provocati".

Ma per il gruppo italiano il disegno di Vivendi "non andrà a buon fine: poiché la necessità di un'unione televisiva europea è resa ancora più urgente dalla crisi di mercato generata dal Covid, Mediaset proseguirà nel progetto di sviluppo internazionale che verrà presto ripresentato seguendo una nuova strada. Con un assetto che garantisca sempre gli indispensabili vantaggi industriali e assicuri una governance solida e definita. In modo da evitare tranelli e capricci di chi è interessato solo a manovre finanziarie strumentali". 

 

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