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Economia
Mfe, Berlusconi jr al lavoro sul "piano B". Lo stop di Amsterdam non spaventa

Un nuovo stop che che non cambia le intenzioni di Pier Silvio Berlusconi che aveva archiviato MediasetForEurope, così com'era stato votato dalle assemblee di Mediaset e Mediaset España, già a fine luglio dopo lo stop dei giudici di Madrid e che si era messo al lavoro a un piano B pronto a recepire i nuovi rilievi sulla governance della società di diritto olandese su cui poggiare le fondamenta per il proprio progetto di consolidamento europeo della tv generalista.

bollorè ape
 

E’ stata accolta così, rivelano ad Affaritaliani.it fonti vicine al broadcaster di Cologno Monzese, la nuova sentenza del Tribunale di Amsterdam che ha dato ragione al ricorso cautelare di Vivendi e pertanto bloccato il progetto di fusione transfrontaliera del Biscione e della controllata iberica nella holding olandese Mfe. Un nuovo disco rosso che va in direzione opposta al primo giudizio dello stesso tribunale sempre sulle richieste sospensive e che convalida la linea difensiva dei legali di Vivendi, il secondo azionista (al 28,8% di cui il 19,19% conferito al trust Simon Fiduciaria) del gruppo controllato da Fininvest, sull’utilizzo del voto speciale nella governance della newco troppo a vantaggio dell’azionista di maggioranza italiano.

LP 9570402
 

Lo stop ha provocato immediatamente la reazione degli investitori a Piazza Affari, dove il titolo Mediaset ha immediatamente accelerato al ribasso in tarda mattinata sul newsflow negativo per il Biscione lasciando sul terreno oltre l’1,8% a 1,522 euro (piatte le quotazioni delle controllata spagnola che domani diffonderà i conti semestrali). In rialzo, invece, il prezzo delle azioni del colosso dell’enterteinment transalpino (+1,1% a 24,07 euro) alla Borsa di Parigi.

"Vivendi è molto soddisfatta per la decisione dei giudici di Amsterdam, che riteniamo sia nell'interesse di tutti gli azionisti di Mediaset, ovvero quello che abbiamo sempre cercato di ottenere in tutti i tribunali dei diversi Paesi e alla Corte europea", ha dichiarato un portavoce del gruppo francese.

storie in divisa Fedele Confalonieri(Presidente Mediaset)   Gen. C. A.Tullio Del  Sette (Comandante Generale dell'Arma dei Carab
 

A Cologno, Berlusconi jr e il Cfo Marco Giordani stanno finalizzando i dettagli del nuovo schema del progetto di espansione europea che dovrebbe partire sempre dalla fusione tra Mediaset Italia e Mediaset España ma che a questo punto beneficerà dei rilievi sollevati dai giudici di Amsterdam in uno statuto e con una governance diversi, inattaccabili dal punto di vista legale. A prova di nuovi blitz di Vivendi, con cui il clima, nonostante i tentativi estivi dei francesi di ripresa del dialogo da parte di Bollorè con tre lettere indirizzate al management, è tutt’altro che in via di rasserenamento.

Secondo alcune indiscrezioni, il nuovo schema di lavoro potrebbe anche prevede il trasferimento in Olanda della sede legale solo della capogruppo italiana con le sue partecipazioni, compresa la quota della tedesca Prosiebensat1 (24,9%). E in un secondo momento, costituita la nuova Mfe, l’assemblea di Mediaset España potrebbe votare l’integrazione nella holding olandese. Non è escluso che il nuovo piano B possa essere già pronto per essere presentato al mercato settimana prossima, l’8 settembre quando il Cda di Mediaset approverà la semestrale al 30 giugno. Stando a quanto rivelano le fonti, però, anche se non procrastinabile il varo del progetto alternativo potrebbe richiedere più tempo, visto che le nuove strategie devono anche tenere conto dello scenario europeo in evoluzione per l’emergenza Covid.

Arnaud de Puyfontaine
 

E Vivendi? Se a Cologno la condicio sine qua non per provare a risedersi a un tavolo comune e ragionare su qualsiasi percorso industriale condiviso è quella del risarcimento del danno (richieste per tre miliardi) per l'ostruzionismo di Bollorè e per le cause relative al disaccordo del 2016 sulla pay-tv Premium, a Parigi invece si guarda a dopodomani quando è attesa una decisione chiave nel lungo contenzioso legale: su ricorso in Lussemburgo dei transalpini, la Corte di Giustizia Europea si esprimerà infatti sulla legittimità della normativa italiana sul settore televisivo, che ha imposto il congelamento dei diritti di voto di Vivendi in Mediaset al 10%.

Dopo questo nuovo passaggio giudiziario, dovrebbe arrivare il momento delle scelte per il Biscione nei confronti dello scomodo socio francese rispetto ai piani di sviluppo internazionale. 

@andreadeugeni

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