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Kairos Partners SGR, Market Flash: i mercati di settembre analizzati da Tocchio
Tocchio ha spiegato come, nonostante un inizio difficile, con la peggiore apertura degli ultimi 15 anni per i mercati europei, questi abbiano poi recuperato
Kairos Partners SGR, Market Flash: l'approfondimento di Alberto Tocchio sui mercati resilienti a settembre tra tagli dei tassi e incertezze pre-elettorali USA
Nel suo podcast settimanale, Alberto Tocchio, Head of European Equity and Thematics di Kairos Partners SGR, ha esaminato il contesto dei mercati globali alla chiusura di un mese di settembre che, come previsto, ha mostrato alcuni segnali di volatilità, ma che ha portato risultati complessivamente positivi soprattutto per gli indici statunitensi. Tocchio ha spiegato come, nonostante un inizio difficile, con la peggiore apertura degli ultimi 15 anni per i mercati europei, questi abbiano poi recuperato, riportando perdite contenute. Questo è avvenuto nonostante le sfide in alcuni settori chiave come l’automotive e il lusso, che hanno sofferto di numerosi "profit warning" e una crescita del PIL europeo del terzo trimestre appena sopra lo zero.
I mercati azionari globali continuano a mostrarsi sorprendentemente forti, supportati dalle aspettative di un "soft landing" economico, che riduce i timori di una recessione severa. Questo è in contrasto con il settore delle commodities, che, nonostante un leggero recupero negli ultimi giorni, rimane negativo dall'inizio dell'anno. La situazione sui mercati obbligazionari è altrettanto interessante, con i bond USA che stanno già prezzando circa 200 punti base di tagli nei tassi dopo il recente intervento della Fed, che ha abbassato il tasso di interesse di 50 punti base. Questo storico taglio ha rappresentato un elemento di sorpresa, sebbene largamente previsto dagli investitori.
Tocchio ha sottolineato l’importanza dell’oro, che ha raggiunto nuovi massimi storici con una performance cumulata del 25% da inizio anno, a testimonianza della domanda di beni rifugio in un contesto economico incerto. L’indice SPX, anch'esso ai massimi storici, ha segnato 40 nuovi massimi in soli nove mesi. L'aspetto interessante è che, prima del rialzo dell'indice SPX tradizionale (ponderato per capitalizzazione), l'indice equal weight aveva già registrato un breakout. Questo indica che la concentrazione del mercato, alta durante l’estate, si sta riducendo, con un maggiore coinvolgimento di diversi settori e titoli.
Nel contesto macroeconomico globale, i recenti dati economici statunitensi hanno offerto segnali misti ma incoraggianti. L'indice CPI in alcuni stati USA è sceso sotto il 2%, mentre le aspettative di inflazione a 1 anno, rilevate dall'Università del Michigan, hanno toccato il minimo dal 2000. Questo ha ridotto le preoccupazioni delle banche centrali sull’inflazione, spingendo la Fed a tagliare i tassi di interesse in maniera più aggressiva. Tuttavia, il settore del credito rimane sotto pressione a causa dei tassi ancora elevati, che stanno frenando le vendite di immobili e mantenendo i prezzi delle case ai minimi storici.
Parallelamente, la Banca Centrale Europea (BCE) ha effettuato un secondo taglio di 25 punti base, con l’obiettivo di stabilizzare la crescita economica e fissare il target dei tassi al 2% entro l'inizio del 2026. Mario Centeno, membro della BCE, ha confermato che l’entità e il ritmo dei tagli sono in linea con le aspettative, mentre Christine Lagarde si è mostrata più cauta, affermando che non ci saranno ulteriori tagli entro la fine dell’anno. Questa discrepanza tra Fed e BCE ha creato una certa incertezza tra gli investitori, poiché il taglio della Fed di 50 punti base è stato interpretato da alcuni come un possibile segnale di difficoltà economiche più profonde.
In passato, cicli di tagli dei tassi iniziati con una riduzione di 50 punti base hanno coinciso con significative perdite del mercato azionario e un aumento della disoccupazione, come avvenne nel 2001 e nel 2008. Tuttavia, la reazione dei mercati in questo ciclo è stata differente: giovedì scorso, a seguito del taglio, si è registrato uno dei rialzi più forti degli ultimi anni, probabilmente alimentato dalla scadenza delle opzioni e dalla copertura delle posizioni short ancora presenti.
Guardando avanti, Tocchio ha indicato che il mercato sembra credere che "questa volta sia diverso", poiché l'economia statunitense sembra gestire meglio il rallentamento del mercato del lavoro e le incertezze politiche legate alle imminenti elezioni presidenziali. Tuttavia, rimangono alcuni dubbi sulle valutazioni elevate degli indici americani. Powell ha ribadito che l'economia è ancora in "buona posizione", ma gli investitori restano attenti alle prossime mosse delle banche centrali, che determineranno la direzione futura del mercato.
In Europa, il contesto appare più prudente, con le banche centrali, inclusa la Banca d’Inghilterra e la Norvegese, che mantengono un approccio cauto sui tassi. Questo delicato equilibrio tra crescita e inflazione, finora ben gestito, sarà la chiave per capire se le previsioni accomodanti del mercato saranno confermate. Per quanto riguarda le prospettive di investimento, Tocchio ritiene che, in uno scenario di soft landing, le asset class più favorite siano i bond e l'oro, grazie alla loro solidità in un contesto di incertezza. Tuttavia, è necessaria cautela nel settore azionario, dove un approccio selettivo e una maggiore attenzione ai titoli di media capitalizzazione, specialmente nel mercato statunitense, potrebbero rivelarsi vincenti. Inoltre, Tocchio ha evidenziato l’importanza di monitorare le commodities, dove il processo di easing potrebbe non essere ancora completamente valorizzato.
Infine, con solo 30 giorni di trading prima delle elezioni USA, Tocchio prevede che il mercato possa assumere un atteggiamento di attesa. Tuttavia, il periodo post-elettorale e la fine dell'anno potrebbero offrire nuove opportunità rialziste, sostenute dai flussi dei Mutual Funds e dai piani di buyback aziendali, che storicamente hanno contribuito a spingere l’SPX verso una performance positiva del 4% negli ultimi due mesi dell’anno.