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Ultimo aggiornamento: 11:17

Open Fiber porta a Roma la prima sperimentazione Quantum-Safe con Cisco e ThinkQuantum

Grassi (Open Fiber): "Abbiamo dimostrato come la nostra infrastruttura in fibra ottica sia in grado di abilitare servizi con elevato livello di protezione"

di Redazione Corporate

Open Fiber abilita la sicurezza Quantum-Safe sulla rete FTTH con Cisco e ThinkQuantum

Open Fiber, principale operatore nazionale nell’ambito della fibra ottica FTTH, insieme a Cisco, leader mondiale nel networking e nella cybersecurity, e ThinkQuantum, realtà europea specializzata nella Quantum Key Distribution (QKD), hanno portato a termine con successo una sperimentazione di servizi di comunicazione Quantum-Safe. Il test, condotto sulla rete in fibra ottica di Roma, ha dimostrato che è possibile trasmettere contemporaneamente dati ad alta capacità e chiavi quantistiche utilizzando la stessa infrastruttura, senza la necessità di realizzare nuove reti. Questa innovazione consente di garantire la riservatezza delle informazioni anche di fronte a futuri attacchi informatici condotti tramite computer quantistici, minaccia emergente per le tecnologie crittografiche attuali.

La tutela della confidenzialità dei dati rappresenta un aspetto cruciale della sicurezza informatica. In settori particolarmente sensibili – come quello governativo, militare, della difesa o della finanza – la necessità di protezione delle informazioni non si limita a un orizzonte temporale di 5-10 anni, ma si estende spesso a periodi superiori ai 20 anni. Con l’arrivo dei Quantum Computer, e in particolare dei Cryptographically Relevant Quantum Computers (CRQC), gli algoritmi di cifratura oggi in uso non potranno più garantire tali livelli di sicurezza. In questo scenario, il test realizzato a Roma segna un passo decisivo nel fornire soluzioni pronte a contrastare i rischi legati all’era quantistica.

La sperimentazione è stata condotta su un tratto di 42 chilometri della rete Open Fiber nella capitale. In questo contesto sono stati validati diversi servizi Quantum-Safe: dal trasporto ottico con crittografia OTN alla connettività Ethernet con MACSec, fino alla realizzazione di una VPN IPSec su differenti router e piattaforme di switching di Cisco. Le chiavi utilizzate per la cifratura sono state distribuite dai sistemi QKD sviluppati da ThinkQuantum, basati su tecnologie quantistiche per la generazione e condivisione sicura di chiavi simmetriche. Cisco ha adottato il protocollo SKIP (Secure Key Import Protocol) per l’integrazione delle chiavi generate dai dispositivi di ThinkQuantum.

Uno degli elementi più significativi emersi dal test è stata la possibilità di veicolare su una singola fibra sia un canale dati ad alta capacità, con una velocità di trasmissione di 100 gigabit al secondo, sia il canale quantistico per la distribuzione delle chiavi. Grazie alle soluzioni tecnologiche di Cisco, questa architettura è stata resa possibile sfruttando l’infrastruttura esistente di Open Fiber e apparati già disponibili sul mercato, limitando così la necessità di nuove installazioni e semplificando l’adozione della tecnologia. Il progetto ha messo in evidenza come la rete in fibra ottica di Open Fiber, unita alle soluzioni di QKD, sia in grado di garantire non solo prestazioni elevate in termini di velocità e latenza, ma anche un livello di protezione avanzato, particolarmente rilevante nell’attuale scenario geopolitico.

"È per noi motivo di orgoglio aver realizzato questa sperimentazione, dimostrando come la nostra infrastruttura in fibra ottica è in grado di abilitare servizi con elevato livello di protezione, rispondendo alle crescenti necessità di sicurezza richieste in ambito europeo e nazionale", ha dichiarato Nicola Grassi, Direttore Technology di Open Fiber.

"La preziosa collaborazione con Open Fiber e ThinkQuantum testimonia il forte impegno di Cisco nel promuovere l’innovazione e la trasformazione delle infrastrutture critiche del Paese nell'era del Quantum Computing, in modo responsabile e sicuro", ha aggiunto Gianmatteo Manghi, Amministratore Delegato di Cisco Italia.

"L’attività svolta dimostra ulteriormente quanto le comunicazioni quantistiche, mature e commercialmente disponibili, siano facilmente integrabili nelle attuali reti di telecomunicazioni e innalzino il loro profilo di sicurezza presente e futuro", ha concluso Simone Capeleto, CEO di ThinkQuantum.

Per le imprese, questa sperimentazione apre la strada a una nuova generazione di sicurezza digitale, capace di difendere i dati da minacce emergenti legate ai computer quantistici e, allo stesso tempo, di integrarsi senza difficoltà nelle infrastrutture esistenti. Il risultato è una rete performante, caratterizzata da alta capacità, bassa latenza e massima protezione, che rafforza la resilienza delle infrastrutture critiche e supporta le organizzazioni nell’adeguarsi alle sempre più severe normative sulla sicurezza dei dati.