Economia
Sorelle Fontana, in rosso la maison della compagna di Giuseppe Conte. E anche il suocero Cesare Paladino non se la passa meglio
Dal 2020 a oggi la società non ha mai registrato utili

Sorelle Fontana in rosso, i conti in perdita della maison legata alla compagna di Giuseppe Conte
Un marchio simbolo della Dolce Vita, un nome che ha vestito Ava Gardner, Jackie Kennedy e Sophia Loren, oggi rischia di finire travolto dai conti in rosso. La Sorelle Fontana srl, storica maison romana del made in Italy, da anni di proprietà di Olivia Paladino, compagna di Giuseppe Conte, e di sua sorella, versa in condizioni finanziarie sempre più critiche.
Come scrive Open, dietro le vetrine chiuse e il glorioso passato dell’atelier di via della Fontanella Borghese, si nasconde una situazione contabile che, a detta degli ultimi bilanci, sfiora il punto di non ritorno. L’esercizio 2024 si è chiuso con zero euro di ricavi e una perdita di 148.850 euro, l’ennesimo bilancio negativo di una lunga serie.
Cinque anni consecutivi di perdite
Dal 2020 a oggi la società non ha mai registrato utili: -166.913 euro nel 2020, -328.567 nel 2021, -114.709 nel 2022, -232.070 nel 2023, fino al nuovo rosso da quasi 150 mila euro nel 2024. Le perdite cumulate hanno portato il patrimonio netto a -1,67 milioni di euro, una cifra che impone per legge la ricapitalizzazione o la messa in liquidazione dell’azienda.
Una norma introdotta dallo stesso Conte quando era premier – l’articolo 6 del decreto-legge 23/2020, varato in piena emergenza Covid – aveva concesso alle imprese di sospendere per cinque anni l’obbligo di coprire le perdite. Ma quelle proroghe, estese anche per il 2021 e 2022, non sono più in vigore dal bilancio 2023. Ora i tempi stringono: la Sorelle Fontana deve coprire le perdite del 2020 entro fine 2025, quelle del 2021 entro fine 2026 e quelle del 2022 entro fine 2027.
Cambio al vertice e piani di fusione
Consapevole della situazione, l’ex amministratrice unica Roberta Bichel, architetta di fiducia della famiglia Paladino, ha lasciato l’incarico il 17 settembre scorso, poco dopo l’approvazione del bilancio. Prima di dimettersi, ha messo a verbale un passaggio significativo: la riduzione del patrimonio netto rappresenta "una causa di scioglimento ex art. 2484 c.c.", anche se finora “sterilizzata” dalle norme emergenziali.
Alla guida della società è subentrato Cesare Paladino, suocero di Conte, mentre sul tavolo resta il progetto di fusione con la Unione esercizi alberghi di lusso srl, la società che gestisce l’Hotel Plaza di Roma — altra realtà appartenente, tramite un complesso intreccio societario, alla stessa famiglia.
Ma anche il Plaza ha i suoi problemi
Il tentativo di fusione, tuttavia, come riporta Open, si presenta tutt’altro che semplice. La società che gestisce il Plaza ha chiuso il 2023 con una perdita di 8,2 milioni di euro, un patrimonio netto negativo di oltre 8 milioni e debiti fiscali per 29,8 milioni di euro. Anche se i conti del 2024 non sono ancora stati depositati, non sembra che la situazione possa migliorare al punto da sostenere un’altra azienda in crisi.