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Economia
Tim-Open Fiber, il mercato ci crede. Cassa accelera sulla rete veloce

Il mercato scommette sulla luce verde dell’Antitrust europeo al progetto di rete unica ultraveloce AccessCo. Il board del gruppo guidato da Fabrizio Palermo ha dato il via libera alla controllata Cdp Equity a presentare un'offerta ad Enel per l'acquisizione di una partecipazione del 10% di Open Fiber, mossa che consentirà alla Cassa di diventare il primo azionista della società e che, secondo gli investitori, potrebbe sbloccare finalmente la partita sulla fibra.

Amministratore delegato di CDP, Fabrizio Palermo
L'amministratore delegato di Cdp Fabrizio Palermo

Dopo aver definito i delicati aspetti della governance con il fondo infrastrutturale Macquarie, alleato anche sulla partita Autostrade e che rileverà il 40% restante di Open Fiber da Enel (cda ad hoc convocato nel weekend), Cdp, anche secondo azionista con il 10% di Tim dopo Vivendi, riuscirà ad detenere le leve che potrebbero consentirle, è la scommessa del mercato, di portare a compimento il progetto AccessCo, la società della rete unica, centrale nella digitalizzazione del Paese e nella messa a terra del Recovery Plan.

Per il momento il gruppo di via Goito prende in mano il controllo della società e cercherà di imprimere un'accelerazione al piano di sviluppo della rete infrastrutturale in fibra ottica, fondamentale per la risoluzione del problema del digital divide.

Prima del closing, la Cdp si è impegnata infatti ad apportare nuove risorse, apporto finanziario che secondo alcune indiscrezioni, dovrebbe aggirarsi intorno ai 300 milioni e a cui concorrerà anche Enel. 

La presentazione dell'offerta da parte di Cdp per ottenere la maggioranza in Open Fiber avviene a valle della decisione di Enel di considerare la proposta presentata da Macquarie, che ha offerto 2,65 miliardi di euro per rilevare la quota fino al 50% detenuta dal gruppo guidato da Francesco Starace che così mollerà la presa sulla società guidata da Elisabetta Ripa che ora, secondo alcune indiscrezioni, potrebbe essere soggetta ad un avvicendamento visto che la nomina del Ceo spetterà a Cassa.

Open Fiber Elisabetta Ripa
L'amministratore delegato di Open Fiber Elisabetta Ripa

In base agli accordi preliminari siglati sul spinta del Mef ad agosto dello scorso anno tra Cdp e Tim ad agosto, Open Fiber e Tim dovrebbero far confluire nella newco AccessCo i rispettivi asset di rete fissa, creando un operatore unico, aperto ad altri player, con la Cassa in grado di esercitare una funzione d'indirizzo strategico in quanto azionista di peso. Operatore in cui Tim, secondo quanto prestabilito, manterrà una quota superiore al 50%, sulla base della valutazione degli asset, comprensivi della rete che va dalle centrali fino alle case (FiberCop).



L’operazione ovviamente è soggetta al via libera di Bruxelles per il ruolo di maggioranza nel capitale di AccessCo dell’ex monopolista. Ma gli investitori scommettono sulla riuscita del progetto. A Piazza Affari, fin dall’annuncio dell’operazione Cdp-Open Fiber, il titolo Tim ha accelerato al rialzo arrivando a guadagnare oltre il 4% (a poco dalla campanella di chiusura il rialzo è del 4,12% a 0,4572 euro).

Secondo gli analisti finanziari di Equita Sim, che confermano il proprio giudizio buy (“comprare”) sul titolo Tim, la notizia è positiva per la compagnia guidata da Luigi Gubitosi, perché una volta sbloccato l’impasse su OF, Cdp ritornerà sul dossier rete unica, sulla linea della lettera d’intenti siglata con il gruppo ad agosto.

(Segue...)

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