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Economia
Tim, Labriola nominato Ceo dal Cda. Avanti col piano, faro sul dossier Kkr

Pietro Labriola è il nuovo amministratore delegato di Tim

Notizia scontata, ma pur sempre una notizia: Pietro Labriola è il nuovo amministratore delegato di Tim. Secondo quanto riferiscono fonti vicine al dossier, la nomina di Labriola alla guida della compagnia telefonica è stata approvata con il voto unanime da parte dei consiglieri nel corso del consiglio di amministrazione odierno. Il 26 novembre scorso l'ex Ceo Luigi Gubitosi aveva rimesso le deleghe (ne abbiamo scritto qui), passate ad interim al presidente Salvatore Rossi. Mentre quelle operative, da direttore generale, erano andate a Pietro Labriola.

Labriola, 54 anni, arriva al vertice dell'azienda forte di un'esperienza professionale tutta spesa all'interno del settore delle telecomunicazioni con gli ultimi vent'anni vissuti all'interno del gruppo Tim in ruoli diversificati di crescente responsabilità, tra cui non manca il coordinamento del progetto di societarizzazione della rete che l'azienda avviò per poi lasciare nel 2013.  L'ultimo step la guida delle attività di Tim in Brasile: nella controllata carica del gruppo arriva come chief operating officer nel 2015 per poi diventarne amministratore delegato nell'aprile 2019. Infine, lo scorso 26 novembre, la nomina a direttore generale di Tim.

Tim, la carriera di Pietro Labriola 

Nato ad Altamura, in provincia di Bari, il primo ottobre 1967, Labriola dal 1993 al 1994 era in France Telecom, nella sede di Milano, dove ha ricoperto il ruolo di assistente dell'amministratore delegato.  Nel 1995 passa ad operare in Cable & Wireless Italia come responsabile marketing. Nel 1996 entra in Infostrada, dove assume la responsabilità del business development. Nel 1997 svolge un'esperienza in Boston Consulting Group in Italia e nel 1998 viene nominato direttore marketing di Infostrada.

Nel 2001 l'approdo di Labriola nel gruppo Telecom Italia, dove ricopre incarichi di crescente importanza e promuove la nascita di nuovi servizi e offerte nell'ambito del marketing. Nel 2005 assume la responsabilità della funzione marketing di domestic wireline per i servizi Fisso e mobile e nel 2006 viene nominato amministratore delegato di Matrix.

Nel 2008 è nominato responsabile di Domestic Fixed Services di Telecom Italia Wireline e nel 2009 viene nominato direttore della Business Unit per il segmento aziende per i servizi di telefonia fissa, mobile e Ict: lancia il servizio Impresa Semplice.

Nel 2013 a Telecom Italia gli viene affidato il coordinamento del progetto di societarizzazione della rete.  Tale progetto confluisce poi nella funzione Business Transformation della quale assume la responsabilità, supportando il Vertice aziendale nel percorso di trasformazione dei processi aziendali, in esecuzione del piano industriale. Il 4 agosto 2015 viene nominato chief operating officer di Tim Brasil. Il 3 aprile 2019, infine, veniva nominato chief executive officer di Tim Brasil. 

Tim, il nuovo piano industriale e l'Opa di Kkr 

Confermato Labriola al comando della compagnia telefonica, ora i riflettori rimangono puntati sul piano industriale che prevede la scissione di Tim in due (rete e servizi). Il 26 gennaio ci sarà una riunione per approvare le linee guida, mentre la versione ufficiale verrà definita entro i primi di marzo. L'attenzione rimane alta anche relativamente alla questione Kkr: l'eventuale Opa del fondo americano è ancora in corso di valutazione. 

Il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, durante una conferenza stampa alla Camera con Matteo Salvini, qualche giorno fa, toccando il tema Tim, ha ribadito: “Da un lato rispettiamo il mercato, dall’altro lato, il governo intende in qualche modo tutelare quelli che sono gli asset strategici. E quindi, in questo senso, qualsiasi Opa che verrà fatta, in qualche modo deve tenere in considerazione che, come più volte ho ribadito, c’è un perimetro entro il quale non credo che lo Stato possa rinunciare a forme di controllo”.

Il fondo americano Kkr è infatti in cerca di alleati. Nelle ultime settimane, tra i nomi interessati alla partita della Tlc italiana è spuntato sia quello del fondo inglese di private equity Cvc Capital Partner che Pif, il fondo sovrano dell'Arabia Saudita a cui fa capo il principe ereditario Mohammed Bin Salman (ne abbiamo scritto qui). Intanto, rimangono in allerta anche i sindacati: da segnare in agenda c'è il 25 gennaio, giorno del nuovo incontro con i vertici dell’azienda. 

Labriola: "Abbiamo davanti sfide che richiedono coesione"

Pietro Labriola, che manterrà anche l'incarico di Direttore Generale conferitogli dal Consiglio lo scorso 26 novembre, rimetterà agli organi sociali della controllata in Brasile Tim Sa il mandato di consigliere di amministrazione e di Ceo che attualmente in essa detiene. A proposito del suo nuovo incarico, ha detto: "Sono molto onorato di assumere questo incarico, essendo legato all'Azienda da oltre 20 anni. Il mio obiettivo è far esprimere all'intero Gruppo il suo potenziale, valorizzando gli asset nell'interesse di tutti gli azionisti. Le sfide e le opportunità che abbiamo davanti richiedono coesione da parte di tutti gli stakeholder. Sono grato per la fiducia che il Consiglio mi sta dando. Ringrazio i colleghi brasiliani per i risultati brillanti che abbiamo raggiunto insieme e i colleghi italiani per quello che faremo" conclude il nuovo Ad.

 

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