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Economia
Regno Unito, il caro-vita sfonda il 9%: a rischio i locali di fish and chips

I prezzi di merluzzo e olio da cucina fanno boom. Nel Regno Unito si saltano i pasti per gli elevati costi energetici 

Non solo Italia. Anche nel Regno Unito l'inflazione mette le ali e il costo della vita spaventa sempre di più, mettendo in serio pericolo una delle pietanze più apprezzate nel Paese: il fish and chips (pesce fritto, in genere merluzzo, servito con patatine fritte). Ma si tratta di un fuggi fuggi generale o di un problema più strutturato?

L'impennata dei prezzi, che solo nel mese di aprile ha raggiunto il 9%, un livello record che non si vedeva da più di 40 anni, sta mettendo in crisi e in difficoltà le pescherie del Regno Unito. A pagare oltre al conflitto in Ucraina, anche i costi energetici e alimentati, che hanno traghettato gli ingredienti chiave del piatto, come merluzzo e olio da cucina, a livelli insostenibili.

E ora, in questo clima grigio sono circa 10mila i ristoranti di fish and chips che potrebbero abbassare la saracinesca nel giro di nove mesi. A lanciare l'allarme è stato Andrew Crook, presidente della National Federation of fish Friers (NFFF), l'associazione che rappresenta 1.200 imprese e opera da più di un secolo, il quale ha dichiarato: "La crisi è la peggiore che abbia mai visto".

Crook, che possiede un proprio negozio, ha sottolineato che i prezzi hanno iniziato a salire verso la fine dell'anno scorso, ma i costi degli ingredienti di base sono aumentati in modo vertiginoso a partire dalla fine di febbraio, quando la Russia ha invaso l'Ucraina.

Le aziende di tutti i settori stanno lottando contro l'impennata dei prezzi a causa delle difficoltà della catena di approvvigionamento aggravate dalla guerra in Ucraina. Ma i punti vendita britannici di fish and chips, che tradizionalmente operano con margini molto ristretti, si sentono particolarmente penalizzati a causa della dipendenza del settore dalle importazioni russe. Fino al 40% del merluzzo proviene infatti dalle acque russe e circa la metà dell'olio di girasole è importato dall'Ucraina.

Secondo Crook, le aziende stanno pagando l'olio di girasole circa l'83% in più rispetto all'inizio di marzo. L'olio di palma, che rappresenta un'alternativa, è raddoppiato di prezzo in quanto l'Indonesia, il più grande esportatore al mondo, ha iniziato a limitare le vendite all'estero il mese scorso per contribuire a mantenere integre le forniture interne. Ad aggravare la situazione ci sono le bollette energetiche da capogiro e l'impennata dei prezzi dei fertilizzanti necessari per la coltivazione delle patate. 

Il fish and chips è uno dei piatti nazionali del Regno Unito. I primi negozi sono stati aperti nel 1860 e si sono diffusi rapidamente con l'industrializzazione del Paese, contribuendo a sfamare i lavoratori delle fabbriche. Durante la Seconda Guerra Mondiale, mentre il governo razionava altri generi di prima necessita' come il te', il burro e la carne, non accadeva così per il fish and chips, tanto era importante il piatto per le classi lavoratrici.

Secondo quanto dichiarato da Crook, i clienti si aspettano che il fish and chips sia economico ma purtroppo sta diventando sempre più caro. Un anno fa, il prezzo medio di un normale merluzzo e patatine era di circa 7 sterline, ora è di circa 8,50 sterline, con un aumento del 21%.

Il timore poi che il governo britannico imponga dazi severi sulle importazioni di pesce bianco russo ha spinto le aziende a rifornirsi di prodotti alternativi, facendo lievitare ulteriormente il prezzo del pesce islandese e norvegese.

Il prezzo di una cassa di merluzzo islandese è ora di 270 sterline rispetto alle 140 sterline dell'anno scorso. Secondo un sondaggio della Federation of Small Businesses, più di mezzo milione di piccole imprese nel Regno Unito (circa una su 10) prevede di chiudere, ridimensionare o vendere nel prossimo anno, poichè molte di esse hanno difficoltà a ottenere finanziamenti.

Secondo la NFFF, l'intenzione del governo di introdurre sanzioni sul pesce bianco russo metterà ancora più in evidenza questa "triste" situazione. A marzo, aveva dichiarato che avrebbe imposto una tariffa del 35% su tutte le importazioni di pesce bianco russo. Un portavoce del Dipartimento per l'Ambiente, l'Alimentazione e gli Affari Rurali ha poi dichiarato al Guardian che la decisione sarebbe stata presa "con riserva di ulteriori lavori sulle implicazioni specifiche per il settore". Ma le sue parole non sono bastate a rassicurare i ristoratori.

Regno Unito, spaventa il costo della vita: la Boe scalda i muscoli

I timori degli imprenditori e il costo della vita sempre più incombente aprono a un nuovo capitolo finanziario. Secondo le stime della Banca d'Inghilterra la crisi non raggiungerà il suo apice prima della fine di quest'anno arriverà al 10%.

Per questo motivo, l'istituto monetario dovrà intraprendere azioni più aggressive e rialzare di nuovo i tassi d'interesse, che sono già stati portati all'1%. I nuovi lockdown in Cina e l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia hanno aggravato i problemi della catena di approvvigionamento, facendo schizzare i prezzi globali alle stelle.

Il governo ha subito crescenti pressioni per sostenere i redditi delle famiglie e il primo ministro Boris Johnson ha dichiarato la scorsa settimana che il suo governo "farà  qualcosa" nel breve termine per aiutare i cittadini britannici, ma non e' entrato nei dettagli. Ad aprile l'inflazione ha raggiunto un massimo da 40 anni, pari al 9%, piu' di quattro volte l'obiettivo del 2% della BoE. In un solo mese, e cioe' rispetto a marzo, e' cresciuta del 2,5%.

Il governatore della Banca, Andrew Bailey ha affermato che l'attuale impennata dell'inflazione rappresenta la sfida piu' grande per la banca centrale da quando ha ottenuto l'indipendenza nel 1997 e che l'aumento dei prezzi dei generi alimentari rappresenta una delle principali preoccupazioni.

Nonostante le previsioni di un forte calo dei redditi delle famiglie, la BoE ha aumentato lo stesso i tassi all'1%, al top da 13 anni, e prevede nuovi rialzi. Questo mentre la sterlina è scesa di oltre il 2%, toccando i minimi da due anni. L'opinione pubblica intanto è sempre più pessimista. Recenti sondaggi sul sentiment dei consumatori, come ad esempio Gfk, hanno rilevato che la fiducia dei cittadini britannici nelle proprie finanze personali è ora al livello più  basso dal 1985.  Intanto, secondo quanto apprende da Sky tg 24, si moltipliano i racconti di britannici che, a causa degli elevati costi energetici, optano per il pranzo "fast" and "cheap", veloce ed economico. In alcuni casi, la situazione è ancora più drammatica: si salta direttamente uno dei due pasti. 

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