Nureyev cancellato su richiesta ministro. La scure del Cremlino sul Bolshoi - Affaritaliani.it

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Nureyev cancellato su richiesta ministro. La scure del Cremlino sul Bolshoi

L'ombra del Cremlino sul Bolshoi, salta balletto su Nureyev

Nureyev cancellato su richiesta ministro. La scure del Cremlino sul Bolshoi


E' stato il ministro della cultura Vladimir Medinsly, dopo che i controllori del ministero hanno espresso oltraggio per i valori non tradizionali di cui l'opera fa propaganda, a ordinare che il "NUREYEV" che avrebbe dovuto esordire domani al Bolshoi di Mosca saltasse. Lo hanno reso noto fonti del ministero citate dall'agenzia Tass dopo che il direttore del teatro, Vladimir Urin, in una conferenza stampa, aveva spiegato che la prima dello spettacolo sarebbe slittata al 4 e 5 maggio del prossimo anno perché l'allestimento non era ancora pronto. Urin aveva negato di aver ricevuto alcuna pressione del Cremlino e solo ammesso che la reputazione del teatro avrebbe risentito per il cambio di programma decisamente inusuale (l'annuncio era stato, senza spiegazioni, sabato). NUREYEV è dedidato all'artista apertamente omosessuale che aveva lasciato l'Unione sovietica nel 1961.

 Il regista dello spettacolo dedicato alla vita del danzatore che lasciò l'Unione sovietica per l'Occidente è Kirill Serebrennikov, nel mirino delle autorità da alcuni mesi (a maggio erano state perquisite la sua abitazione e il teatro Gogol che dirige). Le musiche sono state affidate da Ilya Demutsky e la coregografia a Yuri Posokhov. I tre artisti avevano già collaborato insieme al balletto Un eroe del nostro tempo allestito sempre al Bolshoi nel 2015. La produzione aveva acquistato i diritti per usare un nudo di NUREYEV scattato da Richard Avedon, che avrebbe dovuto essere usata come fondale dello spettacolo in cui avrebbero danzato anche travestiti in una scena in cui gli artisti sarebbero stati vestiti da donna. Dopo aver assistito alle prove generali dello spettacolo sabato, Urin aveva deciso di sostiture le quattro date in cartellone con il Don quisciotte, senza fornire alcuna spiegazione. Medinski si è limitato a rendere noto il suo sostegno alla decisione di far slittare lo spettacolo, una decisione "equilibrata e giusta", ma ha smentito di essere lui ad averlo ordinato.