Scontro al confine tra Cina e India: ci sono vittime
Un ufficiale e due militari dell'Esercito indiano sono morti nella notte del 15 giugno in uno scontro con militari cinesi nella Valle di Galwan, nel Ladakh orientale, lungo la linea effettiva di controllo (Lac), la zona di confine contesa tra India e Cina, dove da settimane ci sono tensioni. Lo ha riferito la Difesa indiana, che sostiene ci siano state "vittime da entrambe le parti", con anche 5 morti e 11 feriti tra i militari cinesi, ma Pechino non ha fatto menzione di vittime e ha dato rapidamente la colpa all'India per l'incidente, parlando di provocazioni.
L'Esercito indiano ha fatto sapere che alti ufficiali dei due Paesi si stanno incontrando per cercare di normalizzare la situazione. Il 6 giugno era stato avviato un ciclo di colloqui di livello militare ed era iniziato un processo di disimpegno, ma da settimane nella zona cresceva il nervosismo ed erano anche state schierate di migliaia di truppe da entrambe le parti.
Le tensioni tra India e Cina
Le tensioni sono abbastanza frequenti lungo lo sterminato confine tra le due potenze nucleari, una frontiera di oltre 3.500 chilometri, che non è mai stata adeguatamente delimitata. Quella tra Cina e India, infatti, è una contesa territoriale che riguarda diverse aree e che ha più di un secolo, sin dalla linea
McMahon tracciata nel 1914 e non riconosciuta da Pechino perché frutto di un accordo tra il Tibet autonomo e l'India britannica.
Nel 2018 Wang Yi, il ministro degli Esteri di Pechino, aveva parlato di nuovi equilibri nei rapporti con Nuova Delhi, ma solo due anni dopo le tensioni sono riemerse. Da settimane, infatti, Cina e India erano coinvolte in un teso confronto tra militari in più punti dell'enorme confine (circa 3500 chilometri), in parte conteso. Costruzioni, manovre e incursioni reciproche erano già sfociate in scontri, ma era dal 1975 che non si registravano vittime nei contrasti al confine.
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