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Esteri
G7 caos, Germania: "Trump ha distrutto la sua credibilità". Insulti Usa-Canada

 G7: Berlino "Trump ha distrutto fiducia, Europa resti unita" 

Con la revoca della firma dalla dichiarazione finale del G7, annunciata via Twitter, il presidente americano, Donald Trump, ha distrutto gran parte della fiducia tra Usa ed Europa. E' la dura accusa lanciata dal ministro degli Esteri tedesco, Heiko Maas, all'indomani della conclusione del summit in Canada, finito nel caos dopo la decisione dell'inquilino della Casa Bianca di ritirarsi dal documento finale.    "Si puo' distruggere molto rapidamente una quantita' incredibile di fiducia con un tweet. Questo rende ancora piu' importante per l'Europa restare unita e difendere i suoi interessi in maniera ancora piu' aggressiva", ha sottolineato il capo della diplomazia di Berlino su Twitter. "L'Europa unita e' la risposta ad America First", ha aggiunto.    Alla conferenza stampa conclusiva del G7, il premier canadese Justin Trudeau aveva presentato una dichiarazione faticosamente concordata tra tutti e sette i Paesi, sottolineando pero' la sua determinazione a reagire ai dazi Usa con misure di ritorsione. Parole che non sono piaciute a Trump che con un tweet dall'Air Force One, gia' in viaggio verso il sud-est asiatico, aveva annunciato il ritiro della firma.

Trump: "Conte farà gran lavoro, italiani hanno fatto bene"

 "Ho appena incontrato il nuovo premier italiano Giuseppe Conte, una gran brava persona, lo accogliero' a Washington a breve. Fara' un gran lavoro, gli italiani hanno fatto bene!". Lo scrive su Twitter il presidente Usa Donald Trump. Si tratta praticamente dell'unico commento positivo del presidente degli Usa al G7 canadese. Washington ha infatti lasciato prima il consesso dei capi di Stato occidentali per andare a Singapore e non ha risparmiato critiche nei confronti degli storici alleati. Tranne, appunto, l'Italia: unico Paese a sostenerlo nella richiesta di riammettere la Russia nel G8. Trump ha attaccato duramente il primo ministro canadese Trudeau sostenendo di non aver firmato il comunicato congiunto con il quale si sono conclusi i lavori.

G7: Conte, con Usa rapporti strategici. No problemi con Ue

- "Il rapporto con Trump e' stato subito molto cordiale, c'e' stata una grande aperuira nei miei confronti da parte sua. Ha dimostrato attenzione nei riguardi di questa nuova esperienza di governo, si e' congratulato ed ha espresso grande entusiasmo per l'attivita' che ci attende. Il tutto si e' tradotto in un invito alla Casa Bianca". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, durante la conferenza stampa al termine dei lavori del G7. "Le relazioni con gli Stati Uniti sono tradizionalmente strategiche per l'Italia. Mantenere buone relazioni con gli Usa e andare in conflitto con i partner europei e' una paura che possiamo accantonare", ha aggiunto.

G7 nel caos, Trump manda all'aria accordo finale 

Ma alla fine, il vertice del G7 in Canada e' finito nel caos, con tanto di insulti e minacce che sembrano destinati a inasprire ulteriormente la guerra commerciale sui dazi. Pochi minuti dopo il comunicato congiunto che era stato approvato dagli altri leader dei Grandi del Mondo, Trump si e' lanciato in una bordata di Twitter, da bordo dell'Air Force One; e ha ritirato la firma dalla dichiarazione congiunta faticosamente negoziata, accusando il primo ministro canadese Justin Trudeau di essere "molto disonesto e debole". Le sue parole, mentre era gia' diretto verso Singapore, per lo storico vertice con Kim JonG-un, sono arrivate poco dopo che Trudeau aveva annunciato l'accordo da parte delle sette nazioni, ma aveva promesso rappresaglie contro i dazi degli Stati Uniti.  

Trump aveva lasciato il vertice in anticipo in rotta per Singapore e lo storico vertice nucleare con la Corea del Nord ma le parole di Trudeau, nella conferenza stampa finale in Quebec, non gli sono piaciute: "Sulla base delle false dichiarazioni di Justin nella sua conferenza stampa, e il fatto che il Canada mette dazi massicci ai nostri agricoltori, i lavoratori e le aziende americane, ho dato istruzioni ai nostri rappresentanti Usa di non ad approvare il comunicato e stiamo valutando dazi sulle automobili che inondando il mercato degli Stati Uniti, ha tuonato su Twitter. "Trudeau ha agito in modo mite e mite durante i nostri incontri del G7, solo per dire, in una conferenza stampa dopo la mia partenza, che 'i dazi degli Stati Uniti sono una sorta di insulto' e che lui 'non sara' preso in giro'. Molto disonesto e debole".   

A scatenare Trump, sono state le parole di Trudeau che aveva definito "un insulto" la decisione di Washington di invocare la sicurezza nazionale per giustificare i dazi sulle importazioni di acciaio e alluminio. "I canadesi sono educati e ragionevoli, ma non saranno presi in giro".    Insomma un caos totale. Del resto, con il senno di poi, che le cose non fossero filate lisce, era apparso evidente. Lo aveva evidenziato plasticamente la foto, pubblicata qualche ora prima, dal cancelliere Angela Merkel sul suo account Twitter, che ben 'fotografa' il tempestoso negoziato tra i leader in Canada: Trump, e' al centro, seduto ma quasi assediato dagli altri presenti, tutti in piedi; la stessa Merkel e' protesa verso di lui a mostrargli i pugni, e accanto a lei, sempre in piedi il premier canadese e quello giapponese, Shinzo Abe, pronti a darle man forte.

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