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Esteri
Guerra, stallo sui negoziati. Ucraina: i russi non si stanno ritirando da Kiev

Guerra Russia Ucraina, le forze russe stanno ancora cercando di prendere Mariupol, Popasna e Rubizhne a Luhansk

Non si arresta la guerra tra Russia e Ucraina: all'indomani dei colloqui in Turchia la svolta pacifista sembra ancora lontana. Il portavoce del ministero della Difesa ucraino, Oleksandr Motuzyanyk, ha affermato che le forze russe si stanno riorganizzando per nuove perazioni offensive. Gli sforzi principali della Russia si concentrano sulle forze ucraine circostanti nell'Est del Paese, ha aggiunto Motuzyanyk.

Le forze russe stanno ancora cercando di prendere la città portuale meridionale assediata di Mariupol e le città di Popasna e Rubizhne a Luhansk, ha aggiunto il portavoce. L'Ucraina, infine, ha osservato alcuni movimenti delle forze russe lontano dalle regioni di Kiev e Chernihiv, ma non ha ritenuto che si trattasse di un ritiro di massa, ha affermato.

Le dichiarazioni fatte dalla leadership Ucraina sull'andamento dei negoziati con la Russia, tantopiù le osservazioni di persone che non sono coinvolte nel processo negoziale, non aiutano il successo dei colloqui stessi. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. Peskov rispondeva ai giornalisti che gli hanno chiesto di commentare una dichiarazione del rappresentante permanente ucraino presso le Nazioni Unite, secondo cui sara' possibile firmare un accordo sulle garanzie di sicurezza per l'Ucraina esclusivamente dopo il ritiro di tutte le unita' russe alle posizioni pre-invasione.

"Se avete notato -ha risposto Peskov- stiamo accuratamente evitando qualsiasi dichiarazione sulla sostanza oggetto dei negoziati. Non ne stiamo discutendo in pubblico. Riteniamo che i negoziati debbano essere condotti in silenzio". "A differenza di noi, sentiamo Facebook, megafono o quant'altro nella cacofonia delle voci dei rappresentanti ucraini, compresi quelli che non hanno nulla a che fare con i negoziati. Questo non e' un elemento che aiuti il successo dei colloqui".

Il presidente russo Vladimir Putin "e' male informato dai suoi" sull'andamento della guerra in Ucraina. Lo riferisce un funzionario americano alla Cnn sostenendo che i capi militari russi "hanno paura" di riferire a Putin quanto "male stiano facendo le forze armate di Mosca" nell'offensiva contro gli ucraini. Il funzionario ha parlato anche di "tensione continua" tra Putin e il ministero della Difesa perche' il presidente russo "non si fida" dei capi militari.

Le bombe russe hanno colpito un edificio della Croce Rossa a Mariupol: lo riferisce l'ombudsman ucraino, Lyudmyla Denisova, senza precisare quando questo attacco missilistico ha avuto luogo e senza dare il numero di eventuali feriti e/o vittime. "Si tratta di un altro crimine di guerra dell'esercito russo secondo lo Statuto di Roma della Corte penale internazionale e di una grave violazione della Convenzione di Ginevra", ha osservato Denisova secondo quanto riporta il Guardian. 

"I locali della sede di Mariupol della Missione consultiva dell'Ue in Ucraina (Euam) sono stati recentemente colpiti dai bombardamenti russi. L'ufficio e le attrezzature dell'Euam hanno subito gravi danni. Nessun membro della missione o collaboratore e' rimasto ferito". Lo rende noto l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell.

"Condanniamo fermamente questi attacchi, cosi' come qualsiasi attacco contro i civili e le infrastrutture civili. Chiediamo alla Russia di cessare immediatamente la sua offensiva militare e di ritirare incondizionatamente tutte le forze e l'equipaggiamento militare dall'intero territorio dell'Ucraina, come richiesto dalle risoluzioni dell'Assemblea generale delle Nazioni unite e ordinato dalla Corte Internazionale di Giustizia". 

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