Hong Kong, Jimmy Lai dichiarato colpevole di reati contro la sicurezza nazionale. Ecco perchè rischia l'ergastolo - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 08:34

Hong Kong, Jimmy Lai dichiarato colpevole di reati contro la sicurezza nazionale. Ecco perchè rischia l'ergastolo

Il fondatore di Apple Daily condannato ai sensi della Legge sulla Sicurezza Nazionale: il caso simbolo della stretta di Pechino sui diritti civili

di Salvatore Isola

Hong Kong, Jimmy Lai colpevole di collusione e sedizione: rischio ergastolo

Jimmy Lai, magnate dei media pro-democrazia di Hong Kong, è stato dichiarato colpevole di collusione e sedizione nel processo a suo carico per violazione della sicurezza nazionale. La sentenza è stata firmata dai giudici Alex Lee, Esther Toh e Susana D'Almada Remedios del tribunale di West Kowloon.

Lai, che ha compiuto 78 anni, è stato ritenuto responsabile di due capi d’imputazione per cospirazione con forze straniere ai sensi della Legge sulla Sicurezza Nazionale imposta da Pechino nel giugno 2020, e di un terzo capo d’imputazione per sedizione in base alla legislazione dell’era coloniale britannica.

Il verdetto arriva cinque anni dopo l’avvio del processo. Secondo l’accusa, Lai avrebbe utilizzato il suo tabloid Apple Daily (oggi chiuso) per fare pressione su governi stranieri affinché imponessero sanzioni, blocchi o altri atti ostili contro Cina e Hong Kong, in risposta alla stretta su autonomia e libertà dell’ex colonia britannica.

Arrestato nell’agosto 2020 e in isolamento da oltre 1.800 giorni, Lai è stato ritenuto la mente della pubblicazione di “materiale sedizioso” volto a “fomentare il malcontento” contro il governo.
«Non c’è dubbio che Lai abbia nutrito risentimento e odio nei confronti della Repubblica Popolare Cinese… ed è chiaro che abbia riflettuto su quale leva gli Stati Uniti potessero usare contro la Cina», ha dichiarato la giudice Esther Toh.

In aula, Lai—con cardigan verde chiaro e giacca grigia—è apparso impassibile, a braccia conserte, senza parlare. Ora rischia l’ergastolo; la condanna sarà emessa in seguito, con possibilità di ricorso su tutte le accuse.

Il processo, di alto profilo, è considerato da molti una testimonianza della caduta dei diritti civili a Hong Kong dopo il passaggio di sovranità dal Regno Unito alla Cina nel 1997. Il presidente Usa Donald Trump avrebbe discusso del rilascio di Lai—in precaria salute—con Xi Jinping a margine del forum APEC di fine ottobre in Corea del Sud.

Tra il pubblico, rappresentanti consolari (tra cui Usa e Ue), la moglie Teresa, il figlio Shun-yan, e figure storiche del fronte pro-democrazia come il cardinale Joseph Zen e l’ex parlamentare Emily Lau.

Intanto, domenica, il Partito Democratico—principale forza di opposizione—ha votato lo scioglimento. Fondato nel 1994, aveva guidato il processo di democratizzazione avviato negli anni ’80, quando Londra e Pechino concordarono il trasferimento della sovranità.