Parigi, attacco contro i curdi, il killer: "Sono razzista". Nuovi scontri
Sparatoria a Parigi, il killer: "Ho agito per razzismo". Curdi tornano in piazza: scontri a Parigi con la polizia
Parigi, nuova protesta dei curdi dopo la strage: la manifestazione viene sciolta a seguito degli scontri con la polizia
Incidenti tra polizia francese e manifestanti curdi si registrano vicino a Place de la Republique, a Parigi, all'indomani dell'attacco contro un centro culturale curdo costato la vita a tre persone. Secondo quanto riporta l'emittente Bfmtv, tafferugli sono scoppiati lungo Boulevard du Temple. La polizia è finita sotto il lancio di oggetti e ha risposto con gas lacrimogeni. Il Consiglio democratico curdo in Francia ha poi deciso di porre fine alla manifestazione visti gli scontri: i manifestanti avrebbero dovuto andare in direzione boulevard du Temple verso la Bastiglia, dove sono avvenuti tafferugli con la polizia e dove è stato incendiato dell'arredo urbano.
Francia: Consiglio democratico curdo, 'noi minacciati, Paese deve proteggerci'
"La Francia deve proteggerci". Lo ha dichiarato Berivan Firat, portavoce del Consiglio democratico curdo in Francia (Cdkf), all'indomani della sparatoria nei pressi del centro culturale Ahmet-Kaya in cui sono morti tre militanti curdi. Durante l'incontro in programma con il prefetto di Parigi, "ribadiremo il fatto che circa tre settimane fa abbiamo comunicato alle autorità francesi che eravamo in pericolo", ha spiegato Firat all'emittente Bfmtv. "Lo sappiamo, siamo minacciati: i curdi in generale, gli attivisti curdi, i militanti curdi sono minacciati e la Francia ci deve proteggere", ha aggiunto, sottolineando che "la comunità curda è stata direttamente presa di mira" nell'attacco di venerdì "ed è per questo che rifiutiamo la qualificazione di atto razzista. Riteniamo e sottolineiamo che questo è un attacco terroristico".
Attacco Parigi contro i curdi, confessa il killer: "Sono razzista"
L'autore dell'attacco di Parigi contro la comunità curda confessa. Il 69enne è stato arrestato dopo la sparatoria e ha detto alla polizia che voleva attaccare i curdi. Ha indicato nel "razzismo" il movente del suo gesto. Lo ha riferito una fonte ufficiale, confermando quanto già riportato dal Journal du Dimanche. L'uomo aveva accanto a sè una una valigetta con "due o tre caricatori carichi, una scatola di cartucce calibro 45 con almeno 25 cartucce all'interno". Secondo testimoni oculari, il 69enne è entrato, ha sparato e poi si è recato nel parrucchiere accanto, prima di essere fermato dalle forze dell'ordine.
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