Trump cancella la sua visita a Londra: teme le proteste
Secondo il "Guardian" il passo indietro della Casa Bianca è legato al peggioramento dei rapporti tra Stati Uniti e Gran Bretagna
Il timore delle manifestazioni di protesta ha convinto il presidente degli Stati Uniti a cancellare definitivamente la visita prevista per il prossimo mese di febbraio in Gran Bretagna in occasione dell'inaugurazione ufficiale della nuova ambasciata Usa a Londra: lo afferma il quotidiano laborista britannico "The Guardian", secondo cui a presenziare alla cerimonia sara' invece il segretario di Stato Rex Tillerson.
La rinuncia sembra essere confermata dallo stesso Trump, che in un tweet pubblicato stamattina 12 gennaio ha scritto di non volersi limitare a tagliare un nastro, sottolineando fra l'altro che il trasferimento della sede dell'ambasciata Usa di Londra fu una "cattiva idea" dell'amministrazione Obama.
Secondo il "Guardian" in realta' il passo indietro della Casa Bianca e' legata al peggioramento dei rapporti tra Stati Uniti e Gran Bretagna registrato negli ultimi sei mesi, a causa delle polemiche e dei dissensi su materie come la lotta al terrorismo, l'immigrazione e, non da ultimo, il ruolo dei servizi segreti britannici nell'inchiesta sul "Russia-gate"; tutti questi motivi hanno spinto la premier britannica Theresa May a restringere sempre piu' l'iniziale agenda prevista per il viaggio di Trump, fino a renderla una semplice "visita di lavoro" che, tra l'altro, avrebbe incluso solo un incontro informale con la Regina Elisabetta II, aldifuori del consueto protocollo degli incontri con i capi di Stato stranieri.
Il ministero degli Esteri britannico ieri sera giovedi' 11 gennaio ha rifiutato di commentare la notizia della cancellazione della visita di Trump, limitandosi a dire che "l'invito rimane valido" e che "una data precisa deve ancora essere stabilita".