ANBI, domani a Roma la firma del protocollo con LIPU per proteggere gli ecosistemi fluviali - Affaritaliani.it

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ANBI, domani a Roma la firma del protocollo con LIPU per proteggere gli ecosistemi fluviali

Vincenzi (ANBI): “La cultura della biodiversità è ormai parte integrante del nostro modo di operare”

di Redazione

Domani a Roma la firma del protocollo ANBI-LIPU: un’alleanza per coniugare sicurezza idraulica e tutela della biodiversità

Arriva la primavera e con essa torna “l'ora della manutenzione gentile”: un approccio innovativo e sostenibile alla gestione del territorio promosso dai Consorzi di bonifica e irrigazione italiani, che punta a coniugare la prevenzione del rischio idraulico con il rispetto dei tempi e delle esigenze della natura.

A sancire ulteriormente questo impegno sarà la firma del protocollo d’intesa tra ANBI (Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue) e LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli), in programma domani, martedì 15 aprile, alle ore 11 presso la sede ANBI a Roma.

“La chiamiamo manutenzione gentile ed è la costante ricerca di equilibrio tra gli interventi di sicurezza idraulica e la tutela ambientale,” ha dichiarato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI. “La cultura della biodiversità è ormai parte integrante del nostro modo di operare”.

Tra i progetti più recenti e significativi spicca quello realizzato nel comune di Pratovecchio Stia, in provincia di Arezzo, dove il Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno ha completato un intervento di riqualificazione ambientale lungo il fiume Arno.

Qui è stato realizzato un “sentiero blu” che include una scala di risalita per i pesci, costruita con rocce autoctone e materiali naturali, pensata per permettere il superamento di ostacoli artificiali e garantire la continuità del percorso migratorio delle specie ittiche. Il tutto si inserisce in un’opera più ampia di ripristino e rinforzo delle soglie fluviali per la riduzione del rischio idraulico.

Abbiamo progettato l’intervento per minimizzare l’impatto sull’ambiente e favorire l’inserimento armonico nel paesaggio,” ha spiegato Enrico Righeschi, ingegnere del settore difesa idrogeologica e referente per l’area del Casentino.

Anche la fauna è stata trattata con estrema attenzione: prima dei lavori, numerosi esemplari di trota fario, cavedani e barbi sono stati temporaneamente rimossi per proteggerli, come riferisce Nicola Venturini, presidente dell’Associazione Pescatori Casentinesi.

L’intervento ha riaperto anche la stagione della pesca “no kill”, con rilascio immediato del pesce catturato, che ogni anno attira centinaia di appassionati da tutta Italia e dall’estero. Un turismo lento e sostenibile che diventa anche motore economico per il territorio.

Queste pratiche dimostrano come la sicurezza del territorio e la salvaguardia degli ecosistemi non siano in contrasto, ma possano e debbano camminare insieme”, ha commentato Serena Stefani, presidente del Consorzio Toscana Nord. La firma del protocollo ANBI-LIPU rappresenta dunque un passo decisivo per rendere strutturale una visione condivisa: un’Italia più sicura e più verde passa anche dai suoi fiumi.